Dal bilancio spariscono piscina e ex cinema
E' battaglia politica sul bilancio: Consiglio infuocato e scontro tra maggioranza e opposizione
A Lissone è battaglia politica sul bilancio: Consiglio comunale infuocato e scontro tra maggioranza e opposizione.
Sul bilancio è scontro in Aula
Se per il sindaco si tratta di «conti in rosso», come ha scritto nero su bianco anche sul suo profilo ufficiale, per l’assessore al Bilancio si tratta semplicemente di un gap, ovvero una differenza tra uscite ed entrate correnti.
Tra martedì e mercoledì scorsi in Aula è andata in scena una vera e propria «resa dei conti» - a suon di variazioni di bilancio - tra la maggioranza di Centrodestra guidata dal sindaco Laura Borella e le minoranze.
E' battaglia politica sul bilancio
Sul piatto della discussione la questione delle raccomandazioni arrivate dalla Corte dei Conti per consolidare e rientrare del disavanzo strutturale da circa 3 milioni di euro certificato nell’ultimo bilancio approvato nella scorsa consiliatura.
Borella la scorsa settimana aveva definito (sia sui social che con una nota stampa) la situazione finanziaria dell’Ente «preoccupante, tanto che viene confermata dalla Corte dei Conti una pessima gestione del bilancio comunale da parte di chi ci ha preceduto. Dovremo procedere ad una razionalizzazione e ad un contenimento della spesa per risanare il bilancio coprendo 3 milioni di euro di disavanzo pubblico».
Parole che hanno scatenato le opposizioni anche in relazione alle parole dell’assessore al Bilancio Serena Arrigoni che, invece, ha raddrizzato il tiro confermando che «non si tratta di un buco, ma di un “gap”, una differenza tra spese e entrate correnti».
Piccata la replica dell’ex sindaco Concetta Monguzzi al suo successore: «Non c’è alcun buco di bilancio, abbiamo sempre fatto tutto quello che la legge ci permetteva di fare nel pieno rispetto delle normative. Tanto che il nostro bilancio è stato certificato anche dal collegio dei revisori dei conti, dal dirigente e dal segretario generale. Se abbiamo fatto qualcosa di illegale, perchè non ci denunciate? Quando nel 2012 siamo subentrati noi al Centrodestra, pensate che abbiamo addirittura avuto un’ispezione della Ragioneria dello Stato che ci ha impedito di assumere nuovi dipendenti per il Comune».
Stralciati due progetti del Pnrr
Ma è in sede di variazione di bilancio che la Giunta Borella ha voluto stralciare alcune opere inserite - seppur in via progettuale - nel bilancio e nel piano delle opere pubbliche varate dal secondo Esecutivo Monguzzi.
«Dal bilancio approvato dalla scorsa Amministrazione abbiamo tolto il progetto della piscina coperta e della riqualificazione del vecchio ospedale perchè al momento non ci sono bandi ai quali partecipare - ha chiarito l’assessore Arrigoni - Per quanto riguarda l’eventuale acquisizione dell’Excelsior abbiamo valutato di svincolare i 900mila euro preventivati per l’acquisto e di investirli nel completo rifacimento del tetto del centro diurno disabili di via del Pioppo (che da anni necessita di un intervento strutturale di cui abbiamo parlato anche noi del Giornale di Monza nei mesi scorsi, Ndr) andando a stanziare una cifra di oltre 1,2 milioni di euro».
Stralciati anche i fondi destinati alla realizzazione del prolungamento dello svincolo della Tangenzialina nel tratto tra l’uscita del tunnel su via Nobel verso la futura rotatoria al confine con Vedano.
Battaglia sui fondi alle paritarie
Terreno di scontro è stato anche l’ammontare dei finanziamenti da destinare alle scuole paritarie parrocchiali.
«Abbiamo aumentato, rispetto a quanto preventivato, di 50mila euro il contributo alle scuole paritarie» ha precisato l’assessore Arrigoni.
Una questione calda, quella legata agli «aiuti» alle materne della comunità pastorale.
«Entro novembre andava firmata la convenzione con le scuole parrocchiali che, per tutta risposta, hanno annullato i loro open day. Forse è il caso di ascoltare di più e recepire i bisogni delle paritarie» ha tuonato Monguzzi.
Anche il prevosto don Tiziano Vimercati è entrato a gamba tesa nel dibattito con una durissima nota.
«Le due convenzioni sono in scadenza e i primi incontri avuti non sono stati fruttuosi. Ora, invece, sembra che qualcosa si stia muovendo e l’Amministrazione si sta impegnando, pur con le ristrettezze economiche lamentate, per permettere alle scuole di continuare il loro servizio, senza essere costrette a chiudere i battenti. Rimane un grosso problema irrisolto e che ci sta mettendo in ginocchio: l’accoglienza dei bambini disabili. Su questo punto è quasi impossibile dialogare; le decisioni del Comune sembrano dettate non dal bisogno dei bambini ma dai soldi che si vogliono investire. Questa situazione insostenibile rende difficile trovare una soluzione con il Comune che al momento si dimostra poco disponibile».
La variazione è passata coi soli voti della maggioranza. Contrarie le opposizioni, mentre Prima Lissone ha preferito non partecipare al voto.
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