"In treno con Teresio Olivelli"
Inaugurata ieri mattina in sala Carlo Levi la mostra dedicata a Teresio Olivelli e alla storia del trasporto 81
Una mostra per raccontare la storia del trasporto 81 e onorare la memoria delle vittime dell’olocausto. Sabato mattina, 14 gennaio, è stata inaugurata in sala Carlo Levi "In treno con Teresio Olivelli", esposizione dedicata a Teresio Olivelli e al trasporto 81.
Presenti anche 3 figli di ex deportati
Una mostra per raccontare la storia del trasporto 81 e onorare la memoria delle vittime dell’olocausto. Ieri mattina, alle 10, è stata inaugurata in sala Carlo Levi "In treno con Teresio Olivelli", esposizione dedicata a Teresio Olivelli, animatore della resistenza cattolica in Lombardia e vittima dell’olocausto e alla storia del trasporto 81, che da Bolzano ha portato moltissimi deportati al campo di concentramento di Flossenburg. L'esposizione sarà visitabile fino a mercoledì 18 gennaio. All’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione dell’A.n.p.i. (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) e patrocinata dal Comune, hanno inoltre preso parte Walter Gibillini, figlio dell’ex deportato Venanzio Gibillini, Carmen Meloni, curatrice della mostra e figlia dell’ex deportato Piero Meloni e Alda Castellani, figlia dell’ex deportato Bruno Castellani e nipote dell’ex deportato Ateo Castellani.
Le parole del sindaco Simone Gargiulo e dell'assessore alla Cultura Samantha Baldo
Presenti anche il primo cittadino Simone Gargiulo che ha ringraziato l’A.n.p.i. e gli organizzatori della mostra per aver dato vita "a un momento importante che, seppur sempre più lontano dal nostro vissuto, è fondamentale per ricordarci che queste cose non devono accadere mai più" e l’assessore alla Cultura Samantha Baldo che ha poi rimarcato: "E’ importante che si continui a parlare di questi fatti che ci sembrano quasi assurdi e irreali ma che, purtroppo sono accaduti davvero, e che ci fanno capire che dietro a questa orribile pagina della storia ci sono state proprio persone come noi che hanno sofferto".