«Gli operatori avranno braccialetti per leggere i chip dei sacchi rossi»
L’assessore Turato rassicura sui correttivi che sta mettendo alla gestione rifiuti
Gli operatori presto avranno dei braccialetti che potranno leggere i chip dei sacchi rossi, mentre le telecamere installate hanno già funzionato nel reprimere gli abbandoni di rifiuti nelle zone in cui sono state collocate e per questo saranno incrementate.
«Gli operatori avranno braccialetti per leggere i chip dei sacchi rossi»
E’ fiduciosa l’assessore all’Ambiente del Comune di Monza, Giada Turato e risponde coi fatti alle critiche che le sono state mosse settimana scorsa. E al consigliere di opposizione Paolo Piffer che ha chiesto le sue dimissioni giudicandola inadeguata dedica giusto qualche secondo:
«Ho accettato la nomina dopo una vita professionale dedicata agli appalti proprio per la mia esperienza, lui può spendere le sue conoscenze comunicative nel convincere i cittadini a fare la raccolta differenziata corretta. Non amo le campagne ad personam e concordo con il consigliere della Lega Simone Villa in questo: per tale motivo non ho mai fatto il nome di chi mi ha preceduto».
"Mi interessa risolvere le criticità"
Eppure di sassolini ne avrebbe da togliersi su chi ha gestito l’appalto prima di lei e non ne fa mistero. «Quello che mi interessa ora però è continuare a risolvere le criticità. Qualcosa è già stato fatto, i miglioramenti ci sono e alcuni cittadini lo hanno già apprezzato, ora si continua».
Partendo dalla lettura dei chip sui sacchi rossi: «E’ vero che nessuno li legge al momento, ma questa situazione è comune a tutti gli enti che e hanno introdotto la tariffazione puntuale, abbiamo incontrato il Comune di Varese che ha Sangalli e il problema è analogo. L’Amministrazione precedente lo ha inserito senza stabilire con chiarezza le modalità di applicazione operative», spiega Turato.
«Non potendo tornare indietro a noi spetta il compito. A Monza come a Varese è previsto l’arrivo dei lettori sperimentali che saranno dei braccialetti di cui saranno dotati gli operatori. Così se ci fosse un sacco che presenta irregolarità riuscirebbero a capire subito a chi appartiene». Secondo Turato però il vero errore è stato il metodo. «Le novità andavano introdotte su un quartiere in modo sperimentale. Così come hanno fatto altri Comuni come Milano».
La questione dei rifiuti nei cestini del centro
E anche sul fatto che i rifiuti dei cestini differenziati del centro possano finire nell’indifferenziato precisa: «Si tratta di una gravissima accusa del consigliere Villa che non ha un supporto documentale. A seguito di un confronto con uffici e impresa abbiamo compreso che questo succede se l’operatore ravvisa irregolarità che impediscano di dividere i rifiuti. In tal senso ho effettuato un sopralluogo anche io e ho visto coi miei occhi come in diversi cestini ci fossero addirittura dentro siringhe, succede anche nei grossi centri come gli aeroporti ed è ovvio che in quel caso la raccolta differenziata viene vanificata». Anche sulla carenza dei Gps sui mezzi Turato ci tiene a precisare: «Non è vero che non sono monitorati, avviene attraverso una piattaforma ma sono stati rilevati problemi di funzionamento di alcuni Gps guasti che sono in via di riparazione. Al controllo via Gps si somma quello fisico comunque».
E qui si arriva alla questione degli operatori, forse la più complessa: «Non è che mancano, c’è un contenzioso in essere sulle risorse: l’azienda sostiene che non sono 169 ma che i mancanti sono compensati dal monte ore di lavoro in più. C’è però anche un controllo sindacale in atto».
"Stiamo valutando una revisione oraria"
E quanto alle dimissioni, Turato conferma e ne spiega anche i motivi: «Sì ci sono state dimissioni per lo stress dei lavoratori che hanno turni notturni estenuanti: con il vecchio appalto avevano turni a rotazione di giorno, mentre con l’introduzione da parte dell’Amministrazione Allevi del nuovo capitolato molti sono stati spostati su turni notturni anche con compiti nuovi, come il ritiro a domicilio dei pannolini e così alcuni si sono dimessi. Si rileva inoltre la carenza di operatori che dispongano della patente specifica che serve per guidare il mezzo dello spazzamento. Posso anticipare comunque che stiamo valutando una revisione oraria per venire incontro ai lavoratori».
Le telecamere funzionano
Infine, sulle telecamere Turato rivela un’altra piccola anticipazione: «Il giorno dopo la Commissione rifiuti ci siamo incontrati con la Polizia locale e abbiamo avuto i primi risultati della videosorveglianza contro lo scarico abusivo dei rifiuti e abbiamo scoperto che ha funzionato. In un punto è stato notato un netto miglioramento: si è passato da scarichi giornalieri a un solo abbandono. Le telecamere funzionano e vogliamo incrementarle».