Mobilitazione dei lavoratori della Flowserve dopo il licenziamento di una dipendente
Grande adesione all'assemblea pubblica tenutasi questo pomeriggio a Mezzago.
Importante mobilitazione dei lavoratori della Flowserve di Mezzago dopo il licenziamento improvviso di una dipendente. Tanti lavoratori hanno preso parte all'assemblea pubblica tenutasi oggi pomeriggio, mercoledì 1 febbraio 2023, davanti all'azienda. Già nel marzo del 2020, lo ricordiamo, la Flowserve era finita al centro delle polemiche dopo l'annuncio dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo che avrebbe interessato 60 dipendenti. Procedura poi fortunatamente interrotta.
L'incontro con i sindacati
Nel corso del pomeriggio la referente della Fiom Cgil di Monza e Brianza Adriana Geppert ha voluto incontrare i dipendenti della Flowserve di Mezzago, ma non solo. L'assemblea, infatti, era aperta anche ai giornalisti, informati della decisione della multinazionale americana di licenziare una dipendente per "soppressione della mansione". Una scelta definita "inaccettabile" dalle rappresentanze sindacali.
"A norma di Legge l'azienda non ha compiuto atti irregolari, ma non possiamo accettare un comportamento simile - ha spiegato Adriana Geppert - Sia dal punto di vista del metodo che dal punto di vista del merito. La lavoratrice, dipendente della Flowserve da 24 anni, è stata licenziata senza un passaggio con Lei, con le RSU e le Organizzazioni sindacali: non si è nemmeno cercato un confronto, un dialogo. Anche nel merito l'azienda non si è comportata nel modo corretto, con questa decisione ha vanificato quanto sino ad oggi costruito e fatto insieme. In una realtà produttiva di 200 dipendenti, non è accettabile che una lavoratrice venga licenziata per “soppressione di mansione “, quando per altro la mansione c'è ancora e la lavoratrice potrebbe essere ricollocata in altra attività. Oggi è toccato a lei, ma in futuro potrebbe toccare a qualcun altro: non deve passare il messaggio che sia possibile e corretto procedere con licenziamenti individuali".