Rovente polemica fra Seregno Calcio e Comune
La squadra azzurra costretta a giocare a Giussano perché lo stadio Ferruccio sarà occupato dal San Giuliano City in serie C.
Polemica a distanza fra il Seregno Calcio e l'Amministrazione comunale. La squadra azzurra, domenica prossima, sarà costretta a giocare la partita interna contro il Ponte San Pietro (serie D, girone B) allo stadio di Giussano, perché il Ferruccio sarà occupato dal San Giuliano City, che milita in serie C, contro il Lecco. Sabato, invece, il Como Women affronterà la Roma, sempre nell'impianto di casa. "Scusandoci del disagio creato ai nostri tifosi, rimaniamo basiti dall’indifferenza della nostra Giunta comunale che, ancora una volta, ci fa sentire “ospiti “ a casa nostra", si legge in un comunicato diffuso dal Seregno.
"Per qualcuno 110 anni non contano"
S'infiamma la polemica fra Seregno Calcio e Amministrazione comunale. Nel comunicato diffuso oggi, giovedì 2 febbraio, il Seregno ringrazia la società Sangiuliano City per l'aiuto a trovare "una nuova sistemazione" per disputare la partita di serie D e la società Vis Nova Giussano per l’ospitalità. "Evidentemente 110 anni di storia per qualcuno non contano un granché e nonostante il grande rammarico, lotteremo ancora più uniti verso il nostro obiettivo", rincara la dose il club del presidente Fabio Iurato.
Il Comune: "Investito un milione di euro"
In una nota la replica del sindaco, Alberto Rossi. "Ho letto con dispiacere il post del Seregno Calcio da cui si evince che per l’Amministrazione non conti il Seregno Calcio e i suoi 110 anni di storia. Lo ritengo ingeneroso rispetto a una Amministrazione che, in due anni, ha investito circa un milione di euro per le strutture in cui vive questa società, tra gli adeguamenti allo stadio per permettere lo svolgimento della serie C e, soprattutto, il Seregnello per il settore giovanile. Non sono tante le Amministrazioni che hanno compiuto investimenti analoghi in una congiuntura economica così complicata, raggiungendo nel frattempo una intesa di lungo periodo sullo stadio con la società, intesa che mancava da decenni e dove tra l’altro il Comune si impegna in maniera importante anche su alcune spese di gestione. Tutto questo ha mostrato e mostra l’attenzione dell’Amministrazione".
La polemica sulla coabitazione allo stadio
Il primo cittadino sottolinea che "la coabitazione allo stadio Ferruccio è una situazione che non abbiamo assolutamente cercato noi, ma che almeno in una prima fase era benvista e promossa dal Seregno Calcio in primis, come confermano dichiarazioni pubbliche della società sui giornali di pochi mesi fa, e che ha visto poi la nostra disponibilità. In generale, dunque, la problematica della gestione delle possibili sovrapposizioni era nota alle parti. L’ordine di priorità è definito da norme della Federcalcio, quindi non gestibili dal Comune di Seregno. Le regole federali impongono un livello di priorità in caso di sovrapposizioni legato al livello in cui si gioca, tale per cui il Comune non pare avere margini di azione o modalità di gestione".
Il sindaco Rossi: "Priorità al Seregno"
Rossi mette le mani avanti per il futuro. "Arrivati a questo punto della stagione e avendo visto da vicino cosa comporti questa coabitazione a tre, è chiaro che - in vista di quanto si deciderà per la prossima stagione sportiva - terremo conto con grande attenzione dell’esperienza maturata, considerando sempre la priorità che la nostra storica società cittadina abbia l'opportunità di svolgere al meglio la propria attività e che i tifosi del Seregno Calcio siano nelle condizioni di vivere al meglio la propria passione sportiva".