Quarant'anni per i bimbi del Brasile, cittadinanza onoraria a "Sandrinho"
Alessandro Zuffolato ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dallo Stato del Paraiba. Il sindaco: "Un esempio di amore per il prossimo".
Cittadinanza onoraria a «Sandrinho», alias Alessandro Zuffolato, 84enne di Lentate sul Seveso. Dopo quarant’anni al servizio dei più fragili, per portare aiuti, sorrisi, affetto, una parola di conforto e una nuova prospettiva per il futuro a chi sembrava destinato a non averne, è cittadino onorario dello Stato del Paraiba, in Brasile.
Cittadinanza onoraria al presidente di Senza frontiere
Un riconoscimento che riempie il cuore grande del lentatese, che a 84 anni ha ancora tanta voglia di dare, di intrecciare legami, di stabilire contatti, di abbattere le barriere e superare i confini, per rendere il mondo davvero «Senza frontiere», come ha chiamato l’associazione fondata nel 1997, di cui è presidente.
Sandro e il Brasile, un amore infinito
«La prima volta che ho messo piede in Brasile è stato nel 1982, mi aveva coinvolto un missionario comboniano, padre Fausto Beretta - racconta - Da allora non ho più smesso, ci sono stato almeno una volta all’anno, tranne nel periodo di stop dovuto alla pandemia da Covid-19». Quarant’anni fa è nato un amore profondo per questa terra, che Zuffolato ha aiutato in vari modi, riuscendo a coinvolgere anche i suoi compaesani e a trasmettere questa passione ai giovani, «affinché la mia missione sia portata avanti da altri, quando io non potrò più farlo».
Ha raccolto macchinari, macchine da cucire e forni per il pane
Dapprima Zuffolato si è impegnato a creare una falegnameria nello Stato del Paraiba, realizzata grazie al contributo di artigiani e legnamè brianzoli. Successivamente, attraverso Senza Frontiere, «mi sono attivato per raccogliere vario materiale e macchinari in Italia, come macchine da cucire e forni per cuocere il pane, per poi portarli in Brasile e organizzare corsi di formazione professionale».
Uno dei papà della Casa dos Sonhos
Nel 2003, colpito dalla condizione di povertà in cui vivevano i bimbi di Várzea Nova, nel Comune di Santa Rita, nel Paraiba, ha deciso di sostenere le suore nella costruzione di uno spazio dedicato a loro, coinvolgendoli in tante attività ludiche e ricreative quando non devono frequentare le lezioni scolastiche. E così nel 2004 è stata inaugurata la «Casa dos Sonhos», con lui presente come co-fondatore.
A ottobre è stato festeggiato per i suoi 40 anni in Brasile
Una realtà a cui «Sandrinho», come viene affettuosamente chiamato dagli amici brasiliani, ha continuato a dedicarsi. Con il passare degli anni ha infatti avvicinato amici e altre istituzioni italiane, che hanno contribuito alla crescita della struttura, e tutt’oggi Zuffolato appena può parte per dare il suo prezioso contributo. Proprio durante la sua ultima (per ora) permanenza alla «Casa dos Sonhos», dal 13 settembre al 20 ottobre 2022, è stato festeggiato con una torta, canti e balli per i suoi 40 anni di servizio per il Brasile.
Le suore hanno proposto la cittadinanza onoraria
Non solo: per premiare il suo impegno le suore hanno proposto a una deputata dello Stato del Paraiba, Maria Aparecida Ramos, di conferigli la cittadinanza onoraria. Dopo l’approvazione all’unanimità da parte dell’assemblea legislativa, è stato quindi ufficializzato il conferimento dell’onorificenza a «Sandrinho», che ora è a tutti gli effetti cittadino paraibano.
Cittadinanza onoraria per l'impegno in progetti di inclusione sociale
«Un titolo che riconosce i suoi 40 anni di lavoro volontario in Brasile e la sua dedizione come missionario, avendo partecipato direttamente a diversi progetti di inclusione sociale, soprattutto nella città di Santa Rita - spiegano dalla Casa dos Sonhos - E’ l’omaggio a un uomo che ha dedicato la vita a servire le persone bisognose, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita di molti giovani in Paraiba».
"Porto sempre nel cuore la frase dei bambini quando torno in Italia: non dimenticarti di me"
«Tuttora continuo a motivare i giovani lentatesi a fare volontariato, per mantenere vivo in loro lo spirito di solidarietà e rafforzare così una rete internazionale, che vada oltre i confini - il commento di Zuffolato, visibilmente emozionato - Fin quando mi sarà possibile continuerò a dare il mio sostegno e ad andare in Brasile. Ogni volta ciò che mi rimane più impresso è la frase dei bambini “Non dimenticarti di me”. Ed è impagabile, quando ritorno, vedere la loro gioia nel momento in cui capiscono che non mi sono affatto scordato di loro».
Giovedì la consegna del diploma da parte del sindaco
E finalmente il 2 febbraio 2023 ha potuto stringere tra le mani l'attestato di cittadino onorario del Paraiba, fatto pervenire in Comune. E' stato il sindaco Laura Ferrari a consegnarglielo, insieme a tanti complimenti e a parole di stima e gratitudine: "Congratulazioni per il riconoscimento. Ha trascorso quarant’anni al servizio delle persone più fragili, impegnandosi per dar loro la speranza in un futuro migliore. Un vero esempio di solidarietà e amore per il prossimo".