Ospedali aperti: la vittoria di Salvagente Italia
Regione Lombardia ha approvato, dopo mesi di sollecitazioni e trattative, il progetto voluto e sostenuto dalla onlus monzese Salvagente
Dopo due anni di battaglie, due scioperi della fame e tantissime mail inviate, la onlus monzese Salvagente è riuscita nell’intento di riaprire gli ospedali.
La vittoria di Salvagente
Il presidente della onlus di Monza Mirko Damasco non trattiene l’emozione nell’annunciare l’incredibile vittoria arrivata venerdì. "Libero accesso h 24 ai caregiver in occasione del parto, del lutto perinatale, dei grandi anziani, dei bambini, dei disabili, del fine vita. E' una rivoluzione incredibile ed indicibile".
Il suo impegno era nato durante la pandemia, dopo ovviamente la fase acuta dell’emergenza, inizialmente per ripristinare il diritto di accesso dei parenti nelle Rsa, Rsd e sale parto quando ormai i vaccini avevano migliorato la situazione pandemica.
Dopo mesi di lotte che hanno visto Damasco in prima linea manifestare sotto l’ospedale San Gerardo e condurre scioperi della fame cui si sono unite altre persone da tutta Italia, il tema è riuscito a raggiungere il Parlamento e nel 2021 era stato approvato un emendamento relativo all’accesso dei parenti nei reparti di degenza ospedaliera togliendo la discrezionalità ai direttori sanitari di poter chiudere le visite. Imponendo, inoltre, che la durata della visita non potesse essere inferiore ai 45 minuti. Un primo passo, ma non abbastanza. Poi, venerdì la svolta.
L'approvazione della Regione
"Da oggi, dopo mesi di sollecitazioni, estenuanti tavoli di lavoro e trattative, ce l’abbiamo fatta! Oggi la Regione Lombardia ci scrive per informarci che stanno ordinando a tutte le strutture della Regione di applicare il modello ospedali aperti, da noi fortemente voluto e sostenuto - ha raccontato emozionato il presidente di Salvagente Italia - Penso a tutti gli sforzi fatti, tutte le storie sentite e vissute, a tutti coloro i quali non hanno potuto avere questo diritto e a quelli che lo avranno. Chi ha perso un famigliare in questi anni, non potrà, purtroppo, tornare indietro. Tuttavia crediamo che questa vittoria, per altre persone, possa alleviare il loro dolore e dare un senso di giustizia".
Con questa modifica, Regione Lombardia, come si diceva, ha infatti eliminato ogni tipologia di limitazione di orario per gli accessi ai reparti ospedalieri da parte dei caregiver di donne partorienti, pazienti in fin di vita, grandi anziani e bambini.
"Questo significa che da oggi nessuno potrà più negarti il diritto di accesso negli ospedali lombardi. Per noi e per l’avvocato Valentina Starinieri che ci ha seguito lavorando in modo incessante, questo è un traguardo importantissimo, ed è la prima volta nella storia della Repubblica Italiana che viene applicato agli ospedali italiani un simile modello", ha aggiunto Damasco sopraffatto dall’emozione di essere riuscito in un’impresa così ardua, non dimenticando chi purtroppo in questi ultimi tre anni non ha avuto questo diritto, chi non ha visto nascere i propri figli e chi ha aspettato, a casa, quella telefonata che non arrivava mai. «Ora in nessun ospedale e Rsa della Lombardia non avremo più problemi? Sì li avremo. Ma sappiamo come affrontarli».