Ospedale di Vimercate: sempre più donne chiedono la parto-analgesia. In calo i cesarei
Intanto in queste ore per le future mamme che sono in procinto di partorire è arrivata la notizia dell'apertura del reparto ai papà in modo continuativo
Mentre in queste ore proprio per le future mamme che sono in procinto di partorire è arrivata la notizia dell'apertura del reparto ai papà in modo continuativo, l'ospedale di Vimercate fa il punto sui servizi che ruotano attorno all'assistenza al parto confermandosi come punto di riferimento di qualità sul territorio.
I numeri dell'ospedale di Vimercate
Il tasso dei cesarei ad esempio è in costante calo.
“Il tasso dei cesarei, che nel nostro presidio è al di sotto della media regionale – racconta Patrizia Biraghi, responsabile della struttura di Ostetricia e Ginecologia - nel 2022 è stato del 19,4% (rispetto ad una media regionale del 25%). Anche il
tasso di complicanze e di trasferimenti delle mamme e dei bambini ad altri ospedali sono entrambi bassi. La squadra dedicata esegue un taglio cesareo in emergenza in tempi brevissimi, 24 ore su 24”.
Sempre più donne chiedono la parto-analgesia
“Un altro indicatore di qualità – aggiunge la specialista di via Santi Cosma e Damiano - è l’offerta di parto-analgesia, cioè la possibilità di controllare il dolore del travaglio a disposizione 24 ore al giorno per tutte le donne che lo desiderano, raggiungendo il 26% nel 2022 (il 20% è quello auspicato dalla Regione)”.
Da alcuni anni in ospedale, e nei consultori del territorio, funziona un ambulatorio gestito in autonomia dalle ostetriche per la prima visita in gravidanza, e in caso di basso rischio per i controlli durante la gestazione, con l’obiettivo di rispettare la fisiologia della nascita e ridurre una inutile medicalizzazione. In ospedale sono attivi, inoltre, oltre ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita, gli ambulatori di sorveglianza della gravidanza a termine e patologica.
I nati negli ultimi anni
I nati? A Vimercate fino al 2018 il numero dei nati è rimasto stabile; dal 2019 è stato registrato un calo in linea con quello nazionale di circa il 3%, fino a raggiungere il 10% nel 2021, a causa della pandemia. Nel 2022 i parti sono stati
1.111 e i nati 1.119: il calo è stato solo del 5,4 %, segno di un trend positivo. Vale la pena ricordare che da qualche tempo collabora con la struttura una psicologa, specializzata in ambito materno infantile, che può accogliere le domande di aiuto delle neomamme in difficoltà.
L'attività chirurgica
L’area ginecologica è parte integrante della struttura ospedaliera. Nel 2022 l’attività operatoria, dopo lo stop dovuto alla pandemia, è ripresa a pieno ritmo anche con l’aiuto di una specialista esperta in chirurgia ginecologica e oncologica che si è unità all’equipe del reparto.
“Con l’impegno di tutto il team – sottolinea Patrizia Biraghi -siamo riusciti nel 2022 ad aumentare la nostra attività chirurgica del 28%. Abbiamo potenziato gli ambulatori di ginecologia e avviato un ambulatorio per la diagnosi e terapia dell’Endometriosi, una patologia benigna complessa, che affligge sempre più donne, con conseguenze talvolta importanti che può richiedere una soluzione chirurgica”.
Un ulteriore dato di attività riguarda gli “ambulatori di uroginecologia per i problemi legati all’incontinenza urinaria, che funzionano in collaborazione con le ostetriche per la riabilitazione del pavimento pelvico. Nel 2022 la loro attività si è
incrementata del 25%”.