Cadavere sepolto in un campo a Desio, in carcere un 35enne
Sarebbe lui, secondo la Procura, l'autore dell'omicidio e del successivo occultamento del cadavere del 53enne Omar Annaoui nella zona dell'ex carcere di Desio
A circa sei mesi di distanza dal ritrovamento del cadavere del 53enne Omar Annaoui in un campo a Desio, i Carabinieri hanno eseguito venerdì 3 marzo un decreto di fermo di indiziato delitto - con la pesante accusa di omicidio e occultamento di cadavere - nei confronti di un 35enne di nazionalità marocchina, Sadik Ilhami, pregiudicato per reati di spaccio di sostanze stupefacenti, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora.
L'uomo è stato riconosciuto e fermato a Lissone, nei pressi di un esercizio commerciale nella giornata di venerdì. Questa mattina martedì 7 marzo, il Gip di Monza, in sede di convalida del provvedimento precautelare, ha emesso nei confronti del 35enne una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Cadavere sepolto in un campo a Desio, in carcere un 35enne
Sarebbe lui, secondo la Procura, l'autore dell'omicidio e del successivo occultamento del cadavere di Annaoui nella zona dell'ex carcere di Desio, avvenuti a fine agosto 2022.
Secondo quanto riportato dai Carabinieri di Desio, l'omicidio sarebbe da ricondurre a questioni legate alla droga, forse ad un debito mai saldato dalla vittima.
La vittima, legata mani e piedi, sarebbe stata picchiata con brutale ferocia e colpita al tronco e al capo per poi essere soffocata mediante strangolamento con un tubo di gomma legato al collo, oggetto che poi ne ha provocato la morte per asfissia. A quel punto, il corpo senza vita del 53enne è stato trasferito nel campo a poche centinaia di metri di distanza, con l’ausilio di un carrello della spesa.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura di Monza, sono state avviate grazie alle dichiarazioni di una persona informata sui fatti, anch'essa di nazionalità marocchina, che ha consentito in primo luogo il ritrovamento del cadavere che, lo ricordiamo, era sepolto in pochi centimetri di terra in un campo di granoturco adiacente l'ex carcere di Desio.
La stessa persona, si legge nella nota della Procura, ha inoltre indicato il luogo del delitto - il seminterrato dell'ex casa circondariale - e fatto ritrovare alle Forze dell'ordine gli effetti personali della vittima, utili alla sua identificazione.
A carico del 35enne fermato sono state acquisite sommarie informazioni testimoniali ed individuate tracce biologiche a lui appartenenti sulla scena del delitto, in particolare sul tubo di gomma utilizzato per provocare la morte della vittima, dopo averla colpita al tronco e al capo.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Indagini che proseguono al fine di individuare eventuali complici.