Sentenza Ironfamily: cinque patteggiamenti e tre condanne con rito abbreviato
La maxi inchiesta della Procura di Monza e della Guardia di Finanza di Seregno era partita passando al setaccio le attività della famiglia Ricco, rottamai di Desio.
Inchiesta Ironfamily: cinque patteggiamenti e tre condanne con rito abbreviato. La maxi inchiesta della Procura di Monza e della Guardia di Finanza di Seregno era partita dunque passando al setaccio le attività della famiglia Ricco, rottamai di Desio, segnalata per operazioni anomale.
Ironfamily: i fratelli Ricco, rottamai di Desio, davanti al giudice
Cinque patteggiamenti con pene da due anni e due mesi di reclusione a quattro anni e quattro mesi, e tre condanne con il rito abbreviato fino a quattro anni e dieci mesi.
E’ il bilancio dell’udienza celebrata davanti al gup Marco Formentin, del tribunale di Monza, per il processo nato dall’inchiesta “Ironfamily” su reati fiscali scoperti indagando sulla società di commercio rottami della famiglie Ricco, di Desio. Quattro i fratelli coinvolti in questo filone processuale. Fabio e Luigi Ricco hanno patteggiato rispettivamente 4 anni e 4 mesi (8mila euro di multa) e 2 anni e due mesi (5mila euro di multa). Ruggero e Vincenzo Ricco hanno scelto il rito abbreviato, e per loro la sentenza, pronunciata ieri, lunedì 20 marzo, a palazzo, è stata di 4 anni e 10 mesi e di 4 anni e tre mesi.
Il blitz delle Fiamme Gialle risale a marzo 2022
Il blitz dei militari delle Fiamme Gialle risale alla fine di marzo 2022. In carcere erano finiti i fratelli Ricco. In tutto, le misure cautelari emesse erano una dozzina. Nel complesso erano oltre ottanta gli indagati, provenienti da tutta la Brianza: Desio, Seregno, Carate, Varedo, Cogliate e altri comuni brianzoli. Secondo le accuse, sarebbe stato riciclato denaro per oltre 41 milioni di euro. Gli investigatori avevano operato sequestri di beni, tra disponibilità finanziarie e immobili, per un valore di 57 milioni di euro.
Indagini durate due anni, riciclato denaro per 41 milioni di euro
La maxi inchiesta della Procura di Monza e della Guardia di Finanza di Seregno era partita dunque passando al setaccio le attività della famiglia Ricco, rottamai di Desio, segnalata per operazioni anomale. Le indagini erano durate un paio d’anni, condotte anche attraverso l’esecuzione di perquisizioni nei confronti di 123 obiettivi fra persone fisiche e giuridiche, di cui 107 con sede in Italia, e 16 in nazioni estere (Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia, Spagna e Ungheria). Secondo le accuse, sarebbe stato riciclato denaro per oltre 41 milioni di euro.