Tradizione e istruzione: ora il Palio degli Zoccoli si corre anche a scuola. Il progetto coinvolge tutte le classi quinte delle scuole primarie di
Desio
Il Palio degli Zoccoli si corre anche nelle scuole
Il Palio degli Zoccoli entra nelle scuole portando i suoi aspetti storici, culturali e di aggregazione per coinvolgere i più giovani nel mondo della manifestazione che culmina nel primo fine settimana di giugno. Il Comitato e le Contrade del Palio degli Zoccoli di Desio hanno organizzato un’iniziativa itinerante nelle scuole desiane, precisamente rivolta a tutte le classi quinte delle scuole primarie, per promuovere e valorizzare le tradizioni locali anche attraverso la didattica, con un linguaggio letterario, personaggi in costume e alcune rappresentazioni teatrali.
“Ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione comunale le tre ideatrici di questi interventi formativi: Maria Grazia Donghi, Patrizia Luiati e Laura Vergani, impegnate nella divulgazione e valorizzazione del patrimonio storico della città – spiega l’Assessore alla Pubblica istruzione Andrea Civiero – perché il coinvolgimento delle nuove generazioni nella tradizione desiana passa anche attraverso la conoscenza della storia e delle meraviglie che rendono unico un territorio. Questi racconti hanno infatti come obiettivo quello di raccontare la nostra storia in modo semplice e coinvolgente, nella speranza che nasca in loro quella passione necessaria per mantenere vive le usanze e i costumi".
Le scuole alla scoperta del Palio di Desio, questo il calendario degli appuntamenti: L'1 aprile alle 16.30 a San Carlo, il 3 aprile alle 14.30 alle Prati, il 4 aprile alle 9.30 alle Agnesi, il 12 aprile 2023 alle 15 a San Giorgio, il 14 aprile alle 10.20 alle Diaz, il 17 aprile alle 14.30 alle Prati, il 18 aprile alle 9.30 al Collegio, il 18 aprile alle 14.30 alle Dolomiti e il 27 aprile alle 9.30 alle Tolstoj.
Il Palio degli Zoccoli si corre il 4 giugno
Il Palio degli Zoccoli si corre il 4 giugno. Desio ricorda i caduti della
battaglia del 21 gennaio 1277, con un corteo e una messa celebrata in Basilica. L’anniversario è quello della storica battaglia della notte tra il 20 e 21 gennaio 1277 tra Visconti e Torriani, vinta dai Visconti che presero così il controllo su Milano e tutto il contado. Una battaglia che segnò l’inizio della Signoria dei Visconti e dunque il futuro di Milano. L’Arcivescovo Ottone Visconti, dopo aver sconfitto Napo della Torre, riuscì infatti a conquistare la città: per Milano fu il passaggio da comune a Signoria. L’
evento viene rievocato tutti gli anni dal Palio degli Zoccoli.
Perché il Palio degli Zoccoli: "I villan co' loro zoccoli fan più rumor che le carrette in Ungaria"
Prima della storica battaglia di Desio, ai “popolani” era vietato l’uso di qualsiasi tipo di calzature. Solo dopo i sessantacinque anni di età veniva consentito fasciare i piedi con bende e stracci. Questo per non turbare la quiete e la selvaggina in un “centro” considerato di villeggiatura e di caccia. I Visconti consentirono invece l’uso degli zoccoli: secondo la tradizione locale Ottone Visconti, vincitore, fa il suo ingresso a Desio accolto dal rumore festante degli zoccoli dei desiani, stanchi di dover sottostare e pagare l’occupazione da parte di Napo della Torre. Da qui, nel 1989 l’idea di rievocare l’avvenimento del quale sono proprio gli zoccoli i protagonisti; il primo, timido gradino della scala che ha consentito ai “Nostri Avi” di passare dalla condizione di Servi della Gleba alla dignità di Uomini.
Il corteo e la corsa
Il giorno del Palio i seicento figuranti con i loro tipici costumi, tra cui armigeri, dame e cavalieri, rievocano le origini delle undici contrade storiche della città, condotte da Ottone Visconti. Non manca lo sconfitto, Napo della Torre, rinchiuso in una gabbia trainata da una coppia di buoi. Il corteo storico parte da Villa Cusani-Traversi-Tittoni e sfila lungo le principali vie della città per raggiungere piazza Conciliazione, luogo della disputa del Palio. Qui undici coppie di atleti in rappresentanza delle contrade, con gli zoccoli ai piedi si sfidano in una corsa a staffetta intorno alla piazza e alla basilica per aggiudicarsi l’ambito vessillo.