«Sul campo di via Monte Rosa Ghezzi e Cambiaghi si contraddicono, ci dicano gli uffici qual è la verità»
Il Pd non si ferma e chiede di avere tutte le interlocuzioni con la Nuova Calcio Desio, comprese quelle che hanno riguardato i tecnici comunali
La storia infinita del pasticcio del campo di via Monte Rosa a Desio regala un altro capitolo.
Un’altra puntata della storia infinita del pasticcio di via Monte Rosa
La Nuova Calcio Desio, con il presidente Isidoro Bianchi, l’aveva chiesto in concessione al Comune a luglio 2022, e dopo avere avuto le chiavi, aveva iniziato a fare i lavori, fino a settembre, quando il personale comunale ha cambiato le serrature, impedendo alla società l’accesso. Da allora è nata una battaglia che ha coinvolto il Consiglio comunale, con il Pd che chiede trasparenza e, di fronte ai fatti recenti, ha accusato la maggioranza di «non voler fare emergere la verità».
Dopo la bocciatura della commissione d’indagine e l’interrogazione del Centrosinistra, con la risposta del nuovo assessore all’Edilizia sportiva, Martina Cambiaghi, che ha detto che non c’è stata alcuna consegna formale delle chiavi del campo da calcio, il Partito democratico, con Giorgio Gerosa, non si ferma, soprattutto di fronte a una risposta che, come ha evidenziato il consigliere del Pd, «si discosta da quella data dal suo predecessore, Luca Ghezzi che, invece, aveva detto che le chiavi erano state consegnate».
«Sul campo di via Monte Rosa Ghezzi e Cambiaghi si contraddicono, ci dicano gli uffici qual è la verità»
Settimana scorsa Gerosa ha presentato una nuova richiesta agli uffici, un approfondimento che il Pd intende portare avanti, «perché se un assessore dice qualcosa, e un altro assessore dice l'opposto, allora la verità ci verrà detta dagli uffici. O no?».
Il Pd ha quindi richiesto la cronologia di tutte le interlocuzioni, formali e informali, che ci sono state tra l’Amministrazione e la Asd Nuova Calcio Desio, comprese quelle che hanno riguardato i tecnici comunali, tramite e-mail o messaggistica social, nonché i sopralluoghi congiunti di questi.
«Vi chiedo di evidenziare le finalità, le azioni compiute durante il loro svolgimento e le decisioni conseguenti», così scrive Gerosa. In particolare, il consigliere del Pd chiede di soffermarsi su un aspetto su cui Ghezzi e Cambiaghi «sono caduti in contraddizione».
Il riferimento è all’affermazione di Ghezzi nel Consiglio del 17 novembre 2022 in cui aveva detto che «durante il sopralluogo del 20 luglio 2022 a cui partecipava soltanto l’Ufficio tecnico, venivano lasciate le chiavi al presidente dell’associazione sportiva». Passando alle affermazioni dell’attuale assessore all’Edilizia sportiva, ha ricordato che «il 16 marzo in Consiglio ha affermato che non vi è agli atti alcun verbale di consegna perché non c’è stata alcuna formale consegna delle chiavi del campo». La domanda quindi è «se un componente dell’Ufficio tecnico o qualunque componente di qualsivoglia ufficio ha consegnato il 20 luglio o in qualche altra data le chiavi del campo a un rappresentante della società sportiva Asd Nuova Calcio».
Poi aggiunge:
«Tutti, dal segretario della Lega Desio al presidente del Consiglio comunale in quota a Fratelli d'Italia, ci avevano assicurato la massima trasparenza sulla vicenda, nel rispetto delle istituzioni. Peccato che la maggioranza ha bocciato l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Accertare i fatti è stato giudicato eccessivo. E, di conseguenza, sono andati avanti come nulla fosse, nessuno escluso».
A questo seguiranno altri atti, promette Gerosa.
In settimana il passaggio nella struttura per ritirare alcuni beni
Intanto, in settimana, il presidente della Nuova Calcio Desio, accompagnato dall’avvocato, ha proceduto al ritiro di alcuni beni dell’associazione e dell’impresa esecutrice dei lavori rimasti all’interno della struttura da settembre, quando il Comune ha cambiato le chiavi del centro, impedendo l’accesso a Bianchi, che aveva richiesto la concessione e nei mesi estivi aveva effettuato diversi interventi, in attesa di definire l’accordo con l’Amministrazione. Accordo che poi non è arrivato. Al contrario, il Comune sta portando avanti la linea secondo cui «la società ha proceduto senza autorizzazione». Bianchi dovrà ora concordare una nuova data per il ritiro di altri attrezzi di sua proprietà rimasti all’interno della struttura mentre, ha fatto sapere, di «non aver trovato un televisore, un monitor, un rilevatore per le perdite di gas e uno per le perdite di acqua».
Dieci giorni di tempo
«Abbiamo dato altri dieci giorni alla società per il ripristino dei luoghi – ha affermato da parte sua l’assessore Cambiaghi – Se non lo farà, partirà la diffida». Il Comune ha poi deciso di non pagare la fattura presentata da Bianchi per i lavori eseguiti. E sulle versioni divergenti afferma: «Non lo sono, le chiavi non sono state consegnate perché non ci sono atti formali che lo testimoniano – evidenzia – Per quel che mi riguarda quello che è importante è che c’è un campo da calcio bloccato che deve essere messo a disposizione della cittadinanza. E’ questo che mi preoccupa di più, perché a rimetterci sono i desiani».
(nella foto di copertina il presidente della Nuova Calcio Desio al campo di via Monte Rosa per ritirare parte dell’attrezzatura. Presente personale del Comune e la Polizia Locale)