Tentò di entrare a Villa San Martino urlando "Berlusconi è mio papà": disposta la perizia psichiatrica
Il tentativo di incursione risale al mattino di mercoledì 26 aprile. L'uomo aveva provato a forzare il blocco dei Carabinieri facendosi arrestare per resistenza a pubblico ufficiale
Una perizia psichiatrica per stabilire le condizioni di salute mentale del 48enne di Dalmine (Bergamo) che, alla fine di aprile, ha provato a forzare il blocco dei carabinieri per entrare a Villa San Martino, ad Arcore, facendosi arrestare per resistenza a pubblico ufficiale.
Tentò di entrare a Villa San Martino urlando "Berlusconi è mio papà": disposta la perizia psichiatrica
L’accertamento clinico è stato disposto dal giudice Angelo Parisi che ha rinviato l’udienza al prossimo 6 luglio. Tra le altre cose, si dovrà stabilire se l’imputato, finito agli arresti domiciliari con l’obbligo di riprendere le cure psichiatriche interrotte tempo fa, è capace o meno di stare in giudizio.
Il fatto lo scorso 26 aprile
Il tentativo di incursione risale al mattino di mercoledì 26 aprile. L'uomo era arrivato ai cancelli della villa di Berlusconi al volante della sua Bmw intorno alle 9. Nonostante l'ordine di fermarsi aveva proseguito fino all'area posteriore della residenza, ma il dispositivo di sicurezza dei carabinieri di Arcore era scattato immediatamente.
Gridava frasi sconnesse
Mentre gridava frasi sconnesse ("papà...papà") l'uomo aveva strattonato con forza un militare, facendolo cadere a terra e provocandogli lesioni lievi. Di fronte al giudice aveva dichiarato di lavorare come consulente gestionale e si era avvalso della facoltà di non rispondere.