I dubbi di Brianza Rete Comune sul Piano della Mobilità Sostenibile
Vincenzo Di Paolo: "Quello del PUMS è un lavoro interessante, ampio e complesso. Il piano risulta però ridondante in alcuni suoi aspetti e carente per altri"
"Un lavoro interessante, ampio e complesso" ma anche "ridondante in alcuni aspetti e carente per altri". E soprattutto manchevole di "un'impronta di carattere culturale che consideri insieme ambiente, clima, sanità e vivibilità".
I dubbi di Brianza Rete Comune dopo il varo del Piano della Mobilità Sostenibile
Può essere riassunto così il parere di Brianza Rete Comune sul PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che, con l’approvazione del documento principale e delle osservazioni, ha visto ieri, martedì 4 luglio, il varo del Consiglio provinciale di Monza e della Brianza.
"Nel 2019 il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile era stato pensato in parallelo alla variante del PTCP per la riduzione del consumo di suolo" spiegano i consiglieri provinciali del gruppo Brianza Rete Comune.
"Quel percorso virtuoso - afferma il consigliere Pietro Cicardi - si trova ora a fare i conti con la realizzazione della più imponente e devastante infrastruttura per la mobilità che il nostro territorio abbia mai ospitato, cioè l'autostrada Pedemontana. Una infrastruttura per una mobilità veicolare vecchia, inquinante e impattante per l'ambiente: l'esatto opposto di un progetto di mobilità sostenibile che nel contempo preveda un basso consumo di suolo.""Quello del PUMS - aggiunge il capogruppo del centrosinistra Vincenzo Di Paolo - è un lavoro interessante, ampio e complesso, in cui viene analizzato un quadro comprensivo di tutte le tipologie di mobilità e di alcune criticità connesse. Il piano risulta però ridondante in alcuni suoi aspetti e carente per altri. Manca un'impronta di carattere culturale che consideri insieme ambiente, clima, sanità e vivibilità. Un cambio di passo culturale e politico che nel documento si avverte solo marginalmente."
Mobilità ciclabile, trasporto pubblico e sicurezza: i dubbi di Brianza Rete Comune
"Concordiamo ampiamente - prosegue Pietro Cicardi - con i contenuti delle osservazioni presentate da diversi comitati, associazioni, organizzazioni che hanno posto in modo forte la necessità di implementare la mobilità ciclabile in un approccio che non sia relegato al solo uso per il tempo libero, ma facendo in modo che la ciclabilità possa diventare uno strumento di spostamento per lo studio, il lavoro, le diverse esigenze di vita quotidiane. Sul trasporto pubblico invece emerge un quadro statico e di immobilismo. Il PUMS inoltre tocca solo marginalmente il tema della sicurezza delle persone rispetto agli incidenti che vedono coinvolti pedoni e ciclisti con mezzi di trasporto pesante. È un approfondimento non rinviabile."
"E' tempo di essere coraggiosi"
"Rispetto ad alcune puntuali osservazioni arrivate da parte di Comitati di cittadini, in particolare sul tema di Pedemontana - aggiunge il consigliere Simone Sironi - abbiamo notato un atteggiamento della Provincia a rinviare valutazioni o considerazioni a momenti successivi. A nostro avviso questo è il tempo di essere più coraggiosi, ora è il momento di prendere posizioni forti."
"L'osservazione del comitato Ferma Ecomostro D Breve ad esempio - fa notare Francesco Facciuto - segnava l'esigenza di posizionare l'ente provinciale rispetto alla vicenda complessiva di Pedemontana, richiamando elementi di contrarietà rispetto all'utilità dell'opera sul piano trasportistico, ambientale ed economico. Sarebbe opportuna una seria riflessione sulla possibilità di una diversa allocazione delle risorse finanziarie destinate all'opera, per progetti legati ad una vera mobilità sostenibile."
Si chiede continuità sui tavoli tecnici e di coordinamento
Nell'ottica di salvaguardare un lavoro che anche il centrosinistra considera comunque importante, il gruppo di Brianza Rete Comune ha chiesto di dare continuità ai tavoli tecnici e di coordinamento previsti dal processo di costruzione del piano.