"Sosta a pagamento, dove sono i bus gratis?"
La proposta di Hq Monza mentre scoppia la polemica sull'aumento delle strisce blu
Si fa pagare la sosta? Allora che i bus siano gratuiti». I rappresentanti di Hq Monza rispondono così alla decisione di aumentare le strisce blu a Monza.
La proposta di HqMonza
«La mossa dell’Amministrazione Comunale, così com’è, rappresenta una misura estemporanea, poco efficace e per nulla comprensibile ai cittadini - hanno fatto sapere i membri dell’associazione - Difficile sostenere che non sia per fare cassa. Ecco allora la nostra proposta. Va bene la sosta a pagamento estesa, a condizione che nello stesso tempo il trasporto pubblico locale diventi gratuito per i residenti a Monza e venga opportunamente potenziato».
Questo, aggiungono, «sarebbe utile e coerente, costituirebbe anche la prova che le intenzioni sono green e non contabili». Conclude Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione:
Cerchiamo di essere sempre positivi, ma questa decisione sconcerta. Perché dovrebbe essere un elemento bilanciato all’interno del Pums, il piano mobilità che a Monza è in eterna elaborazione, praticamente sin dal 1999 quando si chiamava Put.
Il fronte del no alla sosta a pagamento si allarga
«Altro che cambio di ritmo. Qui l’unica cosa che cambia è il colore. Dal rosso sono passati al blu...delle strisce a pagamento». Fratelli d’Italia, così come la Lega e Forza Italia hanno annunciato un’opposizione durissima al nuovo piano della sosta presentato dalla Giunta che prevede l'aumento delle strisce blu, partendo dal centro (l'1 agosto) per poi estendersi in altre sette aree di Monza.
Ha espresso il proprio disappunto, pur dicendosi consapevole della pesante pressione del traffico sulla città, anche la delegazione cittadina di Italia Viva Monza. «Una decisione che ci vede molto perplessi su modalità, tempistica, ricaduta sui cittadini e risultati attesi - hanno fatto sapere in una nota i coordinatori monzesi Laura Pisani e Bruno Tarallo - Sebbene riconosciamo che a Monza la pressione del traffico veicolare sia sostenuta, riteniamo che a questi problemi debba essere data una soluzione complessiva che agisca sulle cause, evitando di porre a carico dei cittadini l’ennesima tassa aggiuntiva».
Anche Noi Moderati per l’Italia si schiera contro la misura dell’estensione della sosta a pagamento, dicendosi pronta a raccogliere firme per fermare il provvedimento. «Oltre ad aumentare il costo per la sosta aumenteranno a dismisura i parcheggi a pagamento. Chissà fino a dove si spingeranno per fare cassa! La Giunta istituisca una politica economica che vada incontro alle famiglie e commercianti monzesi».
Oltre alla petizione cartacea, ne è stata lanciata anche una online su Change.org, come abbiamo scritto qui.
«Una questione di bilancio»
Intanto tutto fa propendere per una questione di Bilancio. Come ha ben argomentato il consigliere Stefano Galli (FdI):
Come presidente della commissione bilancio, nel momento della discussione sul previsionale, osservai come le voci di entrata fossero tali da far pensare che, prima o poi, avrebbero o tagliato i servizi, o messo le mani nelle tasche dei monzesi. Ebbene, hanno scelto quest’ultima strada. La proposta di delibera è stata presentata da Egidio Longoni, l’assessore al Bilancio, e non da Giada Turato, titolare della Mobilità. Qualche dubbio in merito sorge. Una misura che è certo coerente col loro programma di mandato, ma che non può che preoccupare.
Posizione simile a quella di Paolo Piffer (Civicamente Monza):
Un’altra pessima idea di questa Amministrazione che andrà a gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini meno abbienti, curioso per chi prova a definirsi ancora “di sinistra”. Parlano di sosta parassitaria, intendono i cittadini che non possono permettersi un box? Hanno promesso cose assurde, ora sono in difficoltà e devono fare cassa in tutti i modi, come se non ci fossero già abbastanza tasse.
Carina anche l’idea di far partire tutto in estate quando molti saranno in vacanza e l’attenzione degli elettori è decisamente più bassa. Anche oggi si cambia ritmo domani.