Niente più scuola materna nell'ex area Falck, la minoranza valuta un esposto alla Corte dei Conti
La decisione dell'Esecutivo di centrodestra di svincolare la realizzazione della quarta torre, da parte di Devero, alla costruzione di una scuola materna fa infuriare le forze di minoranza
Per la precedente Giunta di centrosinistra, guidata da Rosalba Colombo, ha rappresentato un vero e proprio cavallo di battaglia, mentre per l'attuale Esecutivo di centrodestra di Maurizio Bono se ne può fare a meno senza problemi. Stiamo parlando della realizzazione della scuola materna che sarebbe dovuta sorgere, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, in parallelo alla costruzione della quarta torre in via Battisti, ad Arcore.
La realizzazione della quarta torre Devero svincolata dalla costruzione della scuola materna
Per chi non l'avesse ancora capito è di nuovo scontro politico sul piano di intervento che da anni vede impegnata "Devero" in via Battisti, all'interno dell'ex area Falck, ribattezzata da molti la "Manhattan" di Arcore. La costruzione della quarta torre partirà a breve ma la Giunta Bono, nei giorni scorsi, ha deciso di svincolare la realizzazione della nuova torre alla costruzione della scuola materna.
La rabbia della minoranza
Una decisione che ha mandato su tutte le furie le forze di minoranza che stamattina, sabato 22 luglio 2023, hanno convocato una conferenza stampa nella sede arcorese del Pd per annunciare la loro opposizione a questa decisione e la volontà di presentare un esposto alla Corte dei Conti.
"Abbiamo appreso la decisione della Giunta di non procedere con la realizzazione della scuola materna, prevista dal piano integrato di intervento e legata alla costruzione della nuova torre - ha spiegato il segretario cittadino Davide Pennati - Per noi si tratta di un errore perchè si priva il quartiere di Arcore Sud di un importante servizio. Tutto il quartiere sta subendo una trasformazione significativa e un aumento considerevole delle nuove famiglie che arriveranno a vivere in città. La scuola materna, come l'attuale asilo nido, serve e la domanda c'è. E poi stiamo parlando di una scuola materna pubblica. Una decisione incoerente, che contrasta con la propaganda fatta dal centrodestra quando venne chiuso il San Giuseppe. Allora lo stesso Bono si stracciò le vesti per la chiusura della scuola dell'infanzia di via Tomaselli e ora, che potrebbe avere una nuova scuola pubblica, rinuncia. Come mai? Perchè rinunciare ad un'opera pubblica consentendo al privato comunque di costruire? Ovviamente sotto questo aspetto stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto alla Corte dei Conti dato che stiamo parlando di un provvedimento che va a contrastare l'interesse pubblico. Senza calcolare che in quell'area esiste già uno spazio famiglia attualmente inutilizzato... ".
L'attacco dell'ex assessore Mollica Bisci
Anche l'ex assessore all'Urbanistica Roberto Mollica Bisci ha attaccato l'Esecutivo.
"Purtroppo dobbiamo constatare che il sindaco e la sua Giunta non hanno le idee chiare sul piano Falck - ha attaccato Mollica Bisci - La convenzione che avevamo sottoscritto nel 2014 prevedeva che la realizzazione di ogni edificio residenziale (ogni torre, ndr) fosse collegato ad uno standard qualitativo aggiuntivo rispetto a tutte le opere di urbanizzazione che Devero ha già realizzato. In totale si parla di un bonus di opere pubbliche, se così possiamo definirle, da 5 milioni di euro. Tra queste opere troviamo la realizzazione del sottopasso pedonale, la ristrutturazione dell'hangar, lo spazio famiglia, il parco pubblico, la realizzazione di un nido e di una scuola materna. Ad oggi abbiamo l'Esecutivo che ha scelto di rinunciare alla scuola materna senza indicare una alternativa. Cosa aspettano a decidere? Devero ha già pronto un progetto in tal senso che prevede la realizzazione di tre sezioni della scuola materna. Riteniamo la retromarcia una decisione grave e a mio avviso ci sono tutte le condizioni per procedere con l'esposto perchè di fatto viene meno il beneficio pubblico".
Lo sfogo dell'ex sindaco Colombo contro Bono
Durissimo l'affondo dell'ex sindaco Rosalba Colombo contro Bono.
"Nei giorni scorsi abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta sui progetti che la Giunta intende portare avanti proprio sull'area ex Falck - ha tuonato Colombo - Ho letto la risposta del sindaco e devo dire che Bono è capace solo di parlare con slogan, con poche parole orecchiabili e suggestive, destinate a persuadere e a rimanere nella testa delle persone. Noi non ci stiamo a questo gioco. Gli rispondo dicendo che noi volevamo dare alla città una nuova scuola dell'infanzia pubblica, non privata come sostiene lui nella risposta all'interrogazione, proprio in via Battisti. L'attuale primo cittadino, sulla chiusura del San Giuseppe, mente sapendo di mentire. L'avvocato Bono sa benissimo che l'ente pubblico, cioè il Comune, non poteva più finanziare i debiti di una fondazione privata. Noi non abbiamo chiuso proprio niente. E' l'ora di finirla di fare i furbi e di dire cose inesatte. In aggiunta il sindaco dice che "da sempre ha contestato questo modo di operare poco trasparente riferito al mio operato". O ritira questa frase, chiedendomi scusa, o mi porta le prove della poca trasparenza del mio Esecutivo sul San Giuseppe. Proprio sulla struttura di via Tomaselli aggiungo che la scelta di destinare il San Giuseppe a Casa di comunità è una nostra idea, non sua. Solo grazie alla Giunta Colombo Regione Lombardia ci aveva inserito nell'elenco degli obiettivi del Pnrr".
"Perchè non serve una nuova scuola materna?"
Anche l'ex assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Paola Palma ha voluto dire la sua.
"Ogni giorno ricevo lamentele da parte dei residenti che si lamentano per il fatto che avevano acquistato casa nelle torri Devero proprio perchè sapevano che sarebbe stato realizzata una scuola materna e uno spazio famiglia - ha sottolineato Palma - Noi delle proiezioni le avevamo fatte e siamo sicuri che una nuova scuola materna serve per quel quartiere. Lui ha fortemente contestato tutto quello che abbiamo fatto ma che alternative ha proposto alla città? Il San Giuseppe non è stato chiuso per nostra volontà e lui lo sa benissimo, la Villa Borromeo è stata riqualificata ma, ad oggi, vedo che l'Esecutivo fatica a trovare una destinazione. Cosa che ci rimproverava in campagna elettorale".