La svolta?

Noto imprenditore pronto a rilevare il Seregno Calcio

Salvatore Rombolà è disponibile a subentrare al patron Fabio Iurato e ricostruire il club azzurro: "Una questione di cuore, sono un tifoso"

Noto imprenditore pronto a rilevare il Seregno Calcio
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Ci potrebbe essere una svolta per il Seregno Calcio, alle prese con gravi problemi economici, la mancata iscrizione al campionato di Eccellenza, a seguito della retrocessione a tavolino, e in attesa del ricorso al Tar per l'ammissione alla prossima serie D. Salvatore Rombolà, noto imprenditore, è interessato a rilevare il club azzurro dal patron Fabio Iurato.

Imprenditore pronto a rilevare il Seregno Calcio

Una svolta nel futuro molto nebuloso del Seregno Calcio? Salvatore Rombolà, imprenditore del settore edile molto conosciuto a Seregno e in Brianza, è interessato a rilevare il glorioso club azzurro alle prese con i noti problemi economici, retrocesso a tavolino in Eccellenza ma senza la successiva iscrizione al campionato della prossima stagione. Il sodalizio del patron Fabio Iurato ha annunciato il ricorso al Tar per tornare in serie D.

E' già stato al vertice del club azzurro

"Sono pronto a rilevare il Seregno Calcio, insieme a mio figlio Andrea - commenta Rombolà - Ho sempre sognato di fare qualcosa per il Seregno e questa occasione la prenderei al volo. Se il club fallisce, vorrei essere io il primo a intervenire per farlo ripartire subito". Rombolà, grande appassionato di calcio come il figlio, non è un neofita del settore: per 35 anni ha organizzato il torneo di calcio delle forze dell’ordine, è stato vice presidente del Seregno ai tempi di Giulio Sala e presidente dal '94 al 2000 in Terza Categoria. E' stato anche presidente del Vis Nova di Giussano.

"Una questione di cuore, sono un tifoso"

"E’ una questione di cuore per dare un futuro al Seregno, di cui sono tifoso da sempre - aggiunge l'imprenditore - Quando sono stato presidente avevo costruito una società sana e senza un debito, con la quale ci siamo tolti tante soddisfazioni. Bisogna puntare sul settore giovanile, guai a perderlo altrimenti a settembre i ragazzi se ne vanno tutti. Almeno una dozzina di squadre giovanili e gli allenatori si trovano in un progetto serio e dimensionato alle reali possibilità".

L'intervista integrale sul Giornale di Seregno in edicola questa settimana.

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