Morte di Daniela Cassina, rinviato a giudizio il pirata della strada
A ottobre dell'anno scorso il tragico incidente stradale in cui persero la vita la 48enne originaria di Meda e l'amica.
Amiche morte dopo l’incidente: chiesto il rinvio a giudizio per l’automobilista che il 9 ottobre scorso a Novara aveva tamponato la loro auto e poi era scappato. Finirà alla sbarra il pirata della strada che provocò la morte di Daniela Cassina, 48enne residente a Busto Garolfo ma originaria di Meda, e Gabriella Andreasi, 63enne di Cerro Maggiore.
Morte di Daniela Cassina e dell'amica: rinviato a giudizio il pirata della strada
La Procura della Repubblica di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio per Destiny Okunzuma, 25enne nigeriano residente a Trecate, accusato di doppio omicidio stradale, omissione di soccorso, guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche (senza patente né assicurazione), in relazione all’incidente avvenuto lo scorso autunno nel quale avevano perso la vita le due amiche. L’udienza preliminare è in calendario dopo l’estate.
A ottobre il tragico incidente stradale
Il sinistro era avvenuto a mezzanotte di domenica 9 ottobre 2022 nel Novarese, sulla strada che collega Novara a Trecate. Entrambe le donne facevano parte del coro gospel di Nerviano e si trovavano fuori città proprio per partecipare a un evento musicale al Teatro Coccia. Erano a bordo di una Fiat Panda guidata da amici lungo la strada provinciale 11, quando una Mercedes Classe C le aveva tamponate. A causa del violento impatto, entrambe le auto prima erano finite nella corsia di sinistra e poi si erano ribaltate in un campo. Cassina e Andreasi al momento dello schianto si trovavano sul sedile posteriore: la prima era spirata un’ora dopo all’ospedale Maggiore di Novara, mentre la seconda era morta sul colpo. Sulla Panda viaggiavano altre due persone, anche loro parte dello stesso coro gospel, che erano state portate via in ambulanza con ferite non gravi.
Il pirata della strada era senza patente e assicurazione
Il conducente della Mercedes, il 25enne nigeriano dopo l’incidente si era allontanato a piedi, ma era stato rintracciato e fermato dai Carabinieri un’ora dopo a Trecate, dove risiede. Era senza patente e assicurazione. Ora è difeso dagli avvocati Matteo Mossio e Manuel Ruffier. L’udienza preliminare, salvo imprevisti, si terrà a settembre. Attualmente Okunzuma ha l’obbligo di firma dopo essere uscito da un periodo in carcere.