Metrotranvia: a Desio al via il cantiere tra via Diaz e via Gabellini
Nel tratto interessato di via Milano verrà effettuato il restringimento della carreggiata e sarà istituito il divieto di sosta. Per l'opera ipotizzati 38 mesi di intervento.
Metrotranvia Milano-Desio-Seregno, a Desio al via il cantiere tra via Diaz e via Gabellini. Inizieranno i lavori del cantiere DE9 relativi al tratto 66 in via Milano, da via Diaz a via Gabellini esclusa (dal km 14+091 al km 14+549).
Metrotranvia: previsto l'avvio di un nuovo cantiere per la durata di 405 giorni
In base al progetto questa fase dei lavori per la realizzazione della metrotranvia si concentrerà tra l’intersezione con la via Diaz e le vie Gabellini/Per Cesano. Lungo il tratto di strada interessato dal cantiere, in via Milano, verrà effettuato il restringimento della carreggiata e sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata lungo le due corsie di marcia, con alternanza di chiusura delle stesse in base alle varie fasi di cantierizzazione. I lavori dovrebbero durare 405 giorni a partire da oggi, martedì 8 agosto, fino al termine delle opere e conseguenti operazioni di ripristino delle sedi stradali.
A Desio previste 7 fermate
Ipotizzati 38 mesi di intervento per realizzare l'opera suddivisi in microfasi che verranno attivate di volta in volta su tutta la tratta. A Desio sono previste 7 fermate, 24 cantieri (di cui 8 relativi alla dismissione della linea esistente), un deposito sul confine con Seregno, un cofinanziamento comunale dell’opera di circa 3.700.000 investiti (pari al 1,5%). Questi i numeri con cui Desio contribuirà alla realizzazione della Metrotranvia Milano-Desio-Seregno, a cura di Milano Città Metropolitana. Una volta ultimata sarà consegnata al territorio un’opera per la mobilità che coinvolgerà alcune delle principali arterie della città: via Milano, via Mazzini e corso Europa. Sarà inoltre dismessa la vecchia linea in via Garibaldi e corso Italia. Il 15 marzo sono state consegnate le aree. L’allestimento dei primi cantieri era previsto da metà aprile 2023, ma i lavori hanno subito dei ritardi. Non sono mancate preoccupazioni e proteste.