Esselunga dice no all'hub per l'accoglienza dei profughi
La catena di grande distribuzione mette la parola fine alla vicenda di queste settimane: "Mai un centro di accoglienza".
"L'ex Esselunga di Vimercate non sarà mai adibito a centro di accoglienza". Parole nette messe nero su bianco in un comunicato che la direzione di Esselunga ha diramato nel pomeriggio di oggi, giovedì 21 settembre.
La protesta e la raccolta firme
Poche righe che mettono di fatto la parola fine alla vicenda che ha coinvolto Vimercate nelle ultime settimane con tanto di Comitato spontaneo di cittadini contro l'ipotesi hub e una petizione sottoscritto da più di 700 persone.
Il comunicato di Esselunga: "Mai un centro di accoglienza"
"In relazione alle notizie apparse negli ultimi giorni sugli organi di stampa, secondo le quali l’edificio di Vimercate in via Toti, precedentemente sede di un supermercato, potrebbe essere adibito a centro di accoglienza, Esselunga ritiene doveroso fornire una chiara precisazione al fine di tranquillizzare la cittadinanza - si legge nel comunicato diffuso dell'ufficio stampa - Possiamo rassicurare i cittadini e il Comitato Spontaneo ex Esselunga di Vimercate che l’immobile in via Toti è di proprietà dell’azienda e non sarà mai adibito a centro di accoglienza. Esselunga è sempre stata impegnata nella collaborazione costruttiva con le autorità locali e continuerà a operare nel rispetto degli accordi e delle esigenze della comunità che serviamo".
Parole che mettono come detto fine ad una vicenda nata dopo l'interessamento della Prefettura di Monza e Brianza che aveva individuato nell'ex supermercato un possibile centro dove collocare una 50ina di migranti.