Serie A

Palladino su Lazio - Monza: «Voglio più cattiveria agonistica»

Recuperati D'Ambrosio e Di Gregorio, per Caprari un problema al ginocchio. Ecco perché piace la costruzione da dietro...

Palladino su Lazio - Monza: «Voglio più cattiveria agonistica»
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Alla conferenza stampa della vigilia di Lazio - Monza l'allenatore dei brianzoli, Raffaele Palladino, si presenta fiducioso: fiducioso  per il lavoro che ha visto fare alla squadra in settimana, ma consapevole che contro i ragazzi di Maurizio Sarri, domani sera, sabato 23 settembre alle ore 20.45, non sarà certo una passeggiata.

Lazio - Monza presentata da Palladino: «Voglio più cattiveria agonistica»

Fin dalle prime battute della conferenza stampa il mister ripete di voler vedere più cattiveria da parte dei suoi: «Quello che chiedo è di giocare con una carica agonistica maggiore. Ora si avvicinano numerose partite ravvicinate, dobbiamo scendere in campo con il coltello tra i denti».

In cosa è migliorato il Monza rispetto alla stessa partita dell'anno scorso?

«Non è il Monza dell'anno scorso, non è la Lazio dell'anno scorso: il paragone con il passato non è possibile. L'unica cosa certa è che domani sarà una partita complicata. Abbiamo preparato bene tutto, lavorando anche sui dettagli: sappiamo che possiamo migliorare, cercheremo di fare la nostra partita».

Caprari KO, D'Ambrosio e Di Gregorio OK

Venendo agli infortunati, l'allenatore biancorosso ha spiegato che Gianluca Caprari si è fatto male al ginocchio in allenamento e non sarà convocato, mentre Danilo D'Ambrosio rientra. Per Davide Bettella ancora una riacutizzazione dell'infortunio alla caviglia. Sarà, invece, tra i convocati il portiere Michele Di Gregorio.

Bentornato, Giulio Donati

Toh, guarda chi si rivede... Il Monza ha ufficializzato in settimana l'ingaggio di Giulio Donati che torna in squadra a pochi mesi dai saluti. «Ci darà un grosso contributo - ha commentato Palladino soddisfatto di questo "acquisto" - sia nello spogliatoio che tecnicamente, come ha già fatto l'anno scorso. Lo stimo tanto come uomo e professionista».

Infine, perché la costruzione dal basso?

E' costata al Monza il gol dell'iniziale svantaggio contro il Lecce e spesso mette in crisi la difesa. Non solo il Monza, anche squadre blasonate pagano cari gli errori in fase di costruzione dal basso, vedi quanto accaduto mercoledì sera in Champions all'Inter. Da qui la tentazione di chiedere al mister perché gli allenatori continuano a riproporre la costruzione dal basso, preferendola a quel rinvio lungo che, invece, era tanto invocato da Berlusconi... «Noi siamo una squadra di qualità, non siamo costruiti per mettere la palla lunga e andare in guerra - risponde - come la buttiamo avanti, così ritornerà indietro perché non siamo allenati per questo tipo di gioco. Mi piace la partenza dal basso perché coinvolge il portiere e i difensori. Fare arrivare la palla davanti in modo pulito, nel rispetto di principi e concetti chiari, secondo me è un modo per agevolare gli attaccanti. Il partire da dietro costringe la squadra avversaria a venirti a prendere alto; questo porta a costruire gioco per far arrivare palloni puliti nell'area avversaria; se invece l'altra squadra non sale ma resta indietro, allora l'iniziativa rimane in mano a noi che avremo così modo di costruire la nostra azione».

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