Un'area commerciale al posto della caserma dei carabinieri, il sindaco Bono chiede il parere dei residenti
L’attività commerciale potrebbe sorgere sul terreno privato di via Gilera che avrebbe dovuto ospitare il nuovo comando dei carabinieri. Nel frattempo l'ex sindaco Rosalba Colombo ha lanciato dure critiche al progetto edilizio proposto dal privato all'Esecutivo
Una nuova area commerciale e un ristorante potrebbero presto sorgere sul terreno ribattezzato "della discordia" che fino a qualche anno fa pareva destinato ad ospitare la nuova caserma dei carabinieri, lungo via Gilera a Bernate, a poche decine di metri dal piccolo centro commerciale che comprende, oltre altre al supermercato Aldi, anche McDonald’s e Tigotà.
Il sindaco di Arcore Maurizio Bono sentirà il parere dei residenti in una assemblea pubblica organizzata ad hoc il prossimo 12 ottobre a Bernate ma scoppia la polemica politica e l'ex sindaco Rosalba Colombo non ha perso occasione per criticare la proposta e lanciare delle bordate all'indirizzo dell'Esecutivo.
Una nuova attività commerciale
Dunque è intenzione del privato dare vita ad una attività commerciale che andrebbe così ad allargare l'offerta che si trova a poche centinaia di metri e non è escluso che il terreno sul quale dare vita all’operazione edilizia, grande circa 5mila metri quadrati, possa accogliere anche altre categorie merceologiche.
La proposta verrà discussa in assemblea pubblica
E’ questa la proposta edilizia avanzata dal p proprietario del terreno direttamente al primo cittadino Maurizio Bono. Un’idea che, per ferma volontà dell’Amministrazione comunale, verrà sviscerata in tutti i particolari il 12 ottobre (appuntamento alle 21 negli spazi comunali che si trovano all’interno della scuola elementare, in via Varisco) in una assemblea pubblica convocata ad hoc dal presidente del comitato di Bernate/Boschi Ivan Puleo.
Il vecchio progetto
Il piano integrato di intervento di via Grandi (che prevedeva la realizzazione di tre palazzi lungo via Grandi e con esso il progetto di edificazione della nuova caserma dei carabinieri al confine con Usmate) è stato definitivamente accantonato qualche mese dopo l’elezione di Bono, nel febbraio dello scorso anno.
Uno stop al progetto arrivato dopo ben dieci anni di lotte giudiziarie e politiche, che hanno visto contrapposti da un lato la precedente amministrazione di centrosinistra, guidata da Rosalba Colombo, che si è sempre dimostrata convinta della bontà del progetto di dotare la città di una nuova caserma e dall’altro il comitato di cittadini in difesa del parco di via Grandi che si è fin da subito rifiutato all’idea di vedere edificato il piccolo polmone verde.
"Aperti a idee e pareri"
L’assemblea sarà utile anche per l’Amministrazione comunale anche per raccogliere idee e pareri sulle opere da chiedere al privato in cambio dell'eventuale via libera all'operazione.
"Vorrei che fossero i cittadini di Bernate ad indicarci le priorità del quartiere in maniera da poter sottoporre i desiderata direttamente al privato" ha sottolineato il sindaco Bono.
A tal proposito sono tante le idee sul tavolo. La più stuzzicante prevede la realizzazione di un centro civico all'interno del piccolo polmone verde che si trova tra via Grandi e via Gilera e la riqualificazione del parco di via Grandi con la realizzazione di nuovi parcheggi e ciclopedonali.
L'ex sindaco Colombo all'attacco
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 ottobre, l'ex sindaco Rosalba Colombo è andata all'attacco del progetto edilizio.
"Eccola l’idea di conservazione del suolo della Giunta Bono - ha attaccato l'ex primo cittadino - Questo il progetto per via Grandi. Mi auguro che, al di là delle posizioni politiche, esistano ancora persone intellettualmente oneste! Nel quartiere e in Arcore più in generale. E permettetemi una battuta “ verace”: alla faccia della cementificazione! Vero? Auguri… ".
La replica di Bono a Colombo
"All'ex sindaco Colombo rispondo dicendo che fin dalla campagna elettorale ho sempre predicato l’importanza della partecipazione attiva degli arcoresi - ha spiegato Bono - Noi vogliamo condividere tutto e ci teniamo al confronto costante con la cittadinanza. In questo caso il privato, proprietario del terreno, ci ha presentato un progetto edilizio in una zona che ha dato adito a problematiche in passato. Sulla scorta di quanto accaduto abbiamo preferito agevolare il dialogo tra privato e cittadini. Per questo ho chiesto all’imprenditore di spiegare bene il progetto in una assemblea pubblica per raccogliere pareri e idee. Premetto fin da subito che a me non piace il “no” a prescindere, quindi chi è contrario all’idea dovrà spiegare i motivi della sua contrarietà e magari anche eventuali contro proposte. Quello che vogliamo evitare sono gli errori del passato, come avvenuto in via Grandi o sul mancato via libera al referendum sulla casa di riposo. Noi non vogliamo cementificare ma portare a conoscenza dei cittadini il progetto che ci è stato presentato. Si tratta di un diverso modo di lavorare. Saranno poi gli arcoresi a darci un responso e sulla base di questo prenderemo le nostre decisioni per evitare gli errori del passato e le innumerevoli controversie giudiziarie. Ovviamente valuteremo con molta attenzione la congruità della proposta del privato rispetto all'interesse pubblico, soprattutto in termini economici, e rispetto al consumo di suolo in vista della variante al Piano di governo del Territorio e delle opere riguardanti le ciclopedonali discusse recentemente con Pedemontana".