Verde pubblico: dopo la multa, risolto il contratto
Rapporto tra Comune e gestore al capolinea. L’appalto sarà affidato alla ditta che si era classificata seconda nella gara bandita in primavera
Era luglio quando il Comune di Besana in Brianza, scontento ormai da un mese abbondante dei lavori eseguiti, sanzionava con una multa da mille e 300 euro il nuovo gestore del verde pubblico, «Malegori Servizi srl», entrato in servizio ad aprile. «E’ evidente che non stia lavorano come si deve...», aveva detto il sindaco, condividendo sui social il malcontento (mossa non gradita dall’impresa che tra il 25 luglio e il 2 agosto aveva formalmente «denunciato» il venir meno del vincolo fiduciario, chiedendo la risoluzione del contratto).
Verde pubblico: dopo la multa, risolto il contratto
Non serviva la palla di vetro per intuire che la diatriba non sarebbe finita a tarallucci e vino. Infatti. A settembre, fallite le vie bonarie, è arrivata la risoluzione del rapporto contrattuale, definita tramite atto transattivo che, sostanzialmente, vede l’ente pubblico liquidare al privato una somma di 9 mila e 700 euro oltre iva (l’appalto, ricordiamo, avrebbe fruttato al gestore 180 mila euro spalmati su tre annualità, dal 2023 al 2025).
«L’impresa ha lavorato bene per i primi tre mesi. Da fine giugno i cittadini hanno iniziato a segnalare disservizi. Il clima non ha aiutato, è vero, ma l’intero territorio comunale era un disastro - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Luciana Casiraghi - Abbiamo cercato di sollecitare i necessari sfalci, non ricevendo riscontro abbiamo predisposto anche lettere di ammonimento ma nulla».
E ora? L’appalto, concluse le lunghe operazioni burocratiche, sarà affidato alla ditta che la scorsa primavera si era classificata seconda nella gara bandita dal Comune (la cooperativa Depac).
Situazioni di pericolo tamponate con i dipendenti comunali
Nel frattempo, però, la natura non ha atteso. E ad agosto si era arrivati a situazioni di pericolo per l’incolumità di pedoni e automobilisti, con verde e siepi stradali che «ostruivano la visibilità e impedivano la fruibilità di taluni percorsi ciclopedonali», come certificato dalla Polizia locale. In particolare nelle vie Puccini, De Gasperi, Giovanni XXIII, Leopardi, San Camillo e Visconta. L’Amministrazione ha quindi tamponato con i dipendenti comunali - a loro è andato il pubblico ringraziamento del primo cittadino -, per poi rivolgersi ad operatori specializzati esterni per i necessari sfalci. Una ricerca non semplice visto che le ditte del settore erano oberate di lavoro a causa dei nubifragi estivi (a Monza in particolare). A rispondere all’appello è stata la «Riva Giardini Spa»: intervento d’urgenza costato alle casse comunali 7 mila e 320 euro. Quest’ultimo - nonostante la disponibilità dei fondi - divenuto obbligatoriamente debito fuori bilancio secondo il nuovo Codice dei contratti. E siamo a mercoledì sera quando il debito è arrivato sui tavoli del Consiglio comunale.
Disco verde dalla maggioranza, astenuta l’opposizione, con diversi dubbi sollevati. Dal capogruppo di «BesanAttiva» Sergio Cazzaniga: «Per settimane si sono registrati seri problemi con il verde: non era possibile un’altra strada per velocizzare gli interventi? Ad esempio assegnando nell’immediato gli sfalci alla seconda ditta classificata?». E da Pierangelo Alfieri (Una città in dialogo): «Guardiamo al presente: non siamo arrivati alla fine della storia - ha ammonito - Il problema, ad oggi, non è ancora risolto...».