Sindaco e assessore trascorrono una notte accanto ai clochard in stazione
Venerdì scorso Maurizio Bono e Luca Travascio hanno effettuato un sopralluogo, in piena notte, in via Martiri insieme alle Forze dell’ordine
Da una parte tolleranza zero per gli irregolari ma, dall’altra, porte spalancate all’accoglienza e all’aiuto concreto per le persone fragili che hanno perso tutto e che per evitare di trascorrere nottate all’addiaccio hanno deciso di ripararsi nei locali della stazione ferroviaria di Arcore.
E sullo sfondo un sogno svelato dallo stesso primo cittadino Maurizio Bono: organizzare anche ad Arcore, sull’esempio di quanto realizzato a Monza con il progetto "Spazio 37", un centro per accogliere le persone che vivono in condizioni di fragilità. Uomini e donne senza fissa dimora che, altrimenti, dovrebbero affrontare le serate e nottate in mezzo alla strada.
Un sopralluogo in piena notte
Nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana il primo cittadino Bono e l’assessore con delega alla Sicurezza Luca Travascio, accompagnati dalle Forze dell’ordine, hanno incontrato poco meno di una decina di clochard che abitualmente trascorrono le nottate nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria di via Martiri della Libertà.
Una situazione di disagio crescente che Bono ha voluto toccare con mano soprattutto a seguito delle tante segnalazioni arrivate in Municipio. Alla vista di sindaco e assessore i senzatetto che si trovavano nella sala d'aspetto della stazione hanno temuto di dover abbandonare in fretta e furia l’unico loro riparo di fortuna trovato. E invece, con stupore e meraviglia, sono rimasti sorpresi dal vedere i due membri dell’Esecutivo sedersi accanto a loro per ascoltare le loro storie e capire le ragioni che ogni notte li portano a rifugiarsi in quei locali.
"Ho voluto toccare con mano il disagio dei senzatetto"
"Per capire le situazioni bisogna toccarle con mano - ha sottolineato Bono - Un conto è parlare di persone irregolari e pericolose che vagano nei nostri territori e che è giusto perseguire senza se e senza ma. Un conto è trovarsi di fronte italiani, in questo caso una donna e due uomini, tutti sulla cinquantina, che hanno perso il lavoro, che si trovano in difficoltà economica e che hanno la dignità di nascondersi ma non hanno un posto per andare a dormire. Queste sono le situazioni che abbiamo trovato in stazione durante il sopralluogo notturno della scorsa settimana. Vicende che fanno male al cuore e che interrogano in primis la mia coscienza e il mio ruolo di sindaco. Stiamo parlando di gente come noi che si trovano schiacciate da un sistema perverso per il quale non trovano lavoro a tempo indeterminato e per questo non trovano nemmeno chi gli può affittare dei locali. Persone fragili che hanno bisogno di rialzarsi e ripartire. E il nostro compito è quello di aiutarli. Oltre a loro c’erano anche due uomini irregolari di origini tunisine. Ci hanno raccontato che entrano nei locali della stazione verso le 23, subito dopo il passaggio dell’ultimo treno e se ne vanno prima delle 5.30, quasi in concomitanza con l’arrivo del primo convoglio diretto a Milano".
Il Comune chiede aiuto ai City Angels e sogna... un hub
Per quanto riguarda l’ordine pubblico il sindaco ha garantito che nelle prossime settimane verranno potenziati i controlli giornalieri e notturni in tutta la città, soprattutto di notte, da parte delle forze dell’ordine.
"Ma, parallelamente a questo, a breve coinvolgeremo anche i City Angels che potrebbero darci una mano nella gestione dei senzatetto - ha continuato Bono - Invece a medio termine, insieme all’assessore Travascio, vorremmo dare vita ad una struttura, sul nostro territorio, simile a quanto realizzato a Monza. Stiamo parlando di una casa/albergo dove le persone che stanno affrontando una situazione di fragilità possano trovare un porto sicuro: un letto caldo e pulito dove dormire, bagni e docce dove potersi lavare ogni giorno, cambi di abito, colazione e cena, e soprattutto la certezza di non essere soli e di poter scambiare quattro chiacchiere con i volontari".
"Da sindaco ho il dovere di trovare soluzioni"
Al momento si tratta solo di un’idea, ma il sindaco ha assicurato di essere già al lavoro per realizzare il progetto che potrebbe sorgere proprio accanto alla stazione, nei locali oggi occupati da diversi sodalizi arcoresi: "Registro Storico Gilera", "Gilera Club", "Pedale Arcorese" e "Sereni e Attivi".
"Dovremmo pensare necessariamente a degli spostamenti al fine di trovare nuove sedi per i sodalizi che si trovano in via Martiri della libertà - ha aggiunto Bono - Io da sindaco ho il dovere di affrontare questo problema e di trovare soluzioni che non possono essere basate solo sulla tolleranza zero".