Il cesanese Michele Spotti ha diretto il Concerto di Natale in Senato
Di fronte al presidente Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni.
Michele Spotti, originario di Cesano Maderno, protagonista al Concerto di Natale in Senato: è stato lui a dirigere l'orchestra davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni.
Concerto di Natale in Senato: dirige Michele Spotti
E’ toccato al maestro Michele Spotti, reduce da grandi successi internazionali, l’onore di dirigere ieri, domenica 10 dicembre, a Palazzo Madama, il Concerto di Natale in Senato. L’evento, quest’anno alla 26esima edizione, ha visto protagonisti l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona. A muovere la bacchetta che ha diretto l’orchestra davanti, tra gli altri, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Senato Ignazio La Russa e alla premier Giorgia Meloni, l’orgoglio cesanese classe 1993 che oggi vive in Sicilia con il figlio e la moglie Francesca. Visibilmente soddisfatto, al termine dell’emozionante concerto - condotto da Milly Carlucci e trasmesso in diretta su Rai Uno - l’affermato direttore d’orchestra cresciuto in città e oggi direttore musicale dell’Opera e dell’Orchestra Filarmonica di Marsiglia ha ricevuto uno splendido mazzo di fiori rossi e i convinti applausi del suo pubblico d’eccezione.
"Posso dirlo! Dirigerò il concerto di Natale in Senato sul podio di Orchestra e Coro dell’Arena di Verona. Emozionatissimo"
scriveva lui sui social venerdì annunciando a tutti i suoi ammiratori l’importante evento. Il maestro Spotti ha quindi aggiunto un’eccezionale esperienza alla lunga lista di traguardi raggiunti.
Un omaggio alla grande Opera italiana
Il concerto è stato un omaggio alla grande Opera italiana con le voci di Anna Pirozzi, Giuliana Gianfaldoni, Nicola Alaimo, Roberto Tagliavini e Vittorio Grigolo, accompagnate dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona, che quest’anno ha celebrato il suo 100esimo Festival lirico. Al centro del programma musicale una selezione di arie dal repertorio operistico nazionale che ha appena ricevuto dall'Unesco il prestigioso riconoscimento di Patrimonio immateriale dell'umanità