Sente delle urla in strada, interviene e salva una ventenne da un'aggressione
A maggio era riuscito a sventare una rapina. "Cerco sempre di dare un aiuto e di segnalare alle Forze dell’ordine, ma qui è sempre peggio".
Inseguita, minacciata e con il rischio di subire una violenza. A salvarla dalle brutali intenzioni di un individuo che la stava rincorrendo è stato un 41enne che ha assistito alla scena. Il fatto è avvenuto a Desio.
Minacciata e inseguita, 41enne interviene e mette in fuga l'aggressore
Così Massimo Lusi, che non ha esitato a intervenire, racconta la scena e il tentativo di aggressione, avvenuto in centro a Desio.
"Mi trovavo sul balcone di casa mia, quando ho sentito delle urla. Erano circa le 22.30. Mi sono affacciato per capire meglio cosa stava succedendo e l’ho vista arrivare da via San Pietro. Dietro di lei c’era un uomo che è riuscito a raggiungerla, l’ha presa anche a calci. L’ha minacciata. Allora sono corso in strada per cercare di aiutarla. Quando li ho raggiunti, l’uomo ha lasciato la presa ed è fuggito verso via Lombardia. C’erano altri due ragazzi che hanno cercato di fermarlo; sono riusciti a intercettarlo, ma poi lui si è divincolato ed è scappato".
La ragazza tremava dalla paura
Il desiano a questo punto con la ragazza ha atteso in piazza Don Giussani l’arrivo dei Carabinieri, che nel frattempo erano stati allertati dalla moglie.
"Mi sono preoccupato, ho cercato di capire se la ragazza, una ventenne tunisina, avesse bisogno di qualcosa. Tremava come una foglia dalla paura. Mi ha detto che l’uomo, un nordafricano, l’aveva avvicinata in piazza Conciliazione, e le aveva fatto capire in modo chiaro le sue intenzioni, parlava nella sua stessa lingua. Ha raccontato che a questo punto ha iniziato a correre per il timore di essere violentata - aggiunge - La giovane ha poi descritto il suo aggressore, si tratterebbe di un senzatetto che dimora nella struttura abbandonata dell’ospedale vecchio. In ogni caso i Carabinieri hanno preso nota di quello che è successo. Fortunatamente siamo intervenuti sia io che gli altri due ragazzi perché altrimenti non so come sarebbe finita".
Ha firmato la petizione per la sicurezza
Una zona più volte al centro di episodi di cronaca quella tra piazza Don Giussani e il parchetto nelle vicinanze dell’Inps. Settimana scorsa qualcuno ha appiccato il fuoco a delle ramaglie rimaste in giro.
"E’ terra di nessuno - rimarca il 41enne - Se si passa di lì si trovano bottiglie rotte, fanno i falò di notte. Ci vorrebbero delle telecamere, perché non si può assistere in continuazione a episodi di violenza, tentativi di aggressione, rapine. Io non ho paura e se vedo qualche situazione a rischio intervengo. Ho una certa stazza e chi mi vede magari un certo timore ce l’ha, ma se penso a mia moglie che torna a casa con le mie figlie, con il buio, dico che non posso sempre stare con il patema d’animo, temendo che possa succedere qualcosa".
Il 41enne è anche tra i firmatari della petizione per la sicurezza di piazza Don Giussani, consegnata di recente in Comune. Vive in città da parecchio, "ma in questi ultimi anni c’è stato un decadimento. E’ sempre peggio. Se prima adoravamo Desio, siamo quasi tentati di trasferirci altrove".
"E' importante che tutti segnalino"
Non è la prima volta, in ogni caso, che interviene in aiuto di qualcuno che si trova in pericolo. A maggio aveva sventato una rapina sempre nella stessa zona, tra via Alfieri e via Spinelli. "Erano circa le 16. Ho visto un ragazzo, poi mi ha raccontato che era stato seguito da Monza. Lui aveva preso il treno e arrivava dalla stazione - afferma - Dalla mia abitazione ho visto due stranieri che cercavano di rapinarlo. Avevano anche un’arma da taglio con cui gli hanno procurato una piccola ferita all’addome. Per fortuna sono riuscito a metterli in fuga. Cerco sempre di dare un aiuto se mi trovo in situazioni del genere e di segnalare alle Forze dell’ordine. E’ importante che lo facciano tutti, per la sicurezza della città e dei desiani".