Aeb-A2A, il sindaco: "In campo con un'azione risarcitoria"
Il primo cittadino ha spiegato perchè non costituirà il Comune parte civile nel processo penale
Sulla vicenda Aeb-A2A, il sindaco di Lissone ha fatto chiarezza sui prossimi passi che farà l'Amministrazione comunale.
Aeb-A2A, la richiesta di tre consiglieri
Sono stati tre i consiglieri comunali di maggioranza che hanno chiesto al sindaco Laura Borella (immagine in copertina) di costituire il Comune parte civile nel processo penale per la vicenda legata alla fusione tra Aeb e A2A.
Il capogruppo Daniele Fossati di Lissone in Movimento, Omar Foligno del gruppo misto e Stefano Arosio di Fratelli d’Italia, infatti, hanno preso carta e penna e la scorsa settimana hanno voluto sollecitare il primo cittadino nel prendere una decisione forte sulla vicenda che da anni tiene banco in mezza Brianza.
Il sindaco: "Non siamo stati inerti"
Il primo cittadino ha tracciato la road map di quelli che saranno i prossimi passaggi a tutela degli interessi del Comune e dei suoi concittadini.
Questa Amministrazione non è stata di certo inerte davanti alla vicenda, particolarmente complessa e delicata, anche e soprattutto da un punto di vista giuridico.
Anche la Giunta Borella, infatti, negli ultimi mesi ha voluto vederci chiaro e si è mossa a tutela del Municipio e dei cittadini.
Sono stati svolti ampi approfondimenti che ci stanno portando a valutare che, per meglio tutelare il patrimonio dell’ente, l’azione più idonea ed efficace non sia la costituzione in giudizio nell’ambito del processo penale quanto invece un’azione di carattere risarcitorio in sede civilistica.
Ha aggiunto il primo cittadino contattata dalla redazione del Giornale di Monza.
L'ipotesi in campo
Infatti da Palazzo hanno confermato che l’Amministrazione non si costituirà parte civile nel processo penale in corso ma, per una maggiore velocità, si opterà quasi certamente per un’azione risarcitoria civilistica «parallela».
Questo dovrebbe far guadagnare tempo e produrre un eventuale risarcimento in tempi più rapidi non dovendo necessariamente attendere l’esito del processo penale (e degli eventuali ricorsi e controricorsi in Appello o Cassazione).
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