Sboccia a Monza l'Ottocento lombardo
Inaugurata la nuova mostra all'Orangerie della Villa Reale e ai Musei Civici
“800 Lombardo. Ribellione e conformismo da Hayez a Previati”. È questo il titolo scelto per la mostra che avrà sede all’Orangerie della Villa Reale e presso i Musei Civici di Monza tra venerdì 12 aprile e domenica 28 luglio.
Le opere dell'Ottocento
Sono oltre centocinquanta le opere selezionate tra dipinti, sculture e disegni di nomi noti e meno noti del panorama artistico lombardo di riferimento, in un percorso che si svolge dal periodo romantico all'alba del Divisionismo. Particolare attenzione destano soprattutto quei volti monzesi più famigliari al grande pubblico, dal rinomato Mosé Bianchi a Pompeo Mariani ed Emilio Borsa. Non solo Musei Civici, tuttavia: alla mostra hanno contribuito sia alcune raccolte museali civiche lombarde, sia numerosi collezionisti privati che hanno generosamente accettato di prestare i propri tesori.
L’itinerario espositivo si sviluppa per aree tematiche e guarda alle tendenze icongorafiche e alle singole, straordinarie biografie artistiche degli autori, senza dimenticare i risvolti sociali tanto nelle città come nelle campagne. Accanto a celebri tele di Hayez e Tranquillo Cremona figurano firme assurte in misura minore agli onori della cronaca, nonostante il rilievo tutt'altro che marginale ai sensi della puntualizzazione artistica lombarda del XIX secolo.
I commenti
La curatrice Simona Bartolena ha espresso viva soddisfazione per l'evento:
"La mostra è cresciuta a poco a poco fino a toccare le dimensioni attuali, grazie all'indispensabile supporto dei Musei Civici. Il nostro scopo è anche quello di rivendicare la piena importanza della pittura lombarda ottocentesca, che non sfigura affatto a confronto con le coeve produzioni inglesi o francesi, solitamente più acclamate dalla critica".
Presente anche l’Assessore alla Cultura Arianna Betin:
"Il XIX secolo è ricco di stravolgimenti, rivoluzioni politiche e religiose. Nel suo corso, Monza è stata in grado di ritagliarsi un ruolo di primo piano grazie ad un'intensa e dinamica trasformazione in senso industriale, tradottasi in una fase di crescita demografica che si è arrestata solo in tempi recenti. Simbolo ne è certamente la Villa Reale, che vive il suo periodo di maggiore splendore passando tra le mani degli Asburgo, di Napoleone e infine dei Savoia. Il regicidio di Umberto I ha chiuso questa parentesi e segnato il principio di un nuovo secolo. Con questa mostra i Musei Civici si confermano un fiore all’occhiello della città, come hanno confermato i recenti lavori di adeguamento finanziati dal bando PNRR".