Dipendenti della Flowserve Valbart in sciopero dopo l'annuncio di 61 licenziamenti
Grande partecipazione alla mobilitazione di questa mattina a Mezzago.
Dipendenti della Flowserve Valbart in sciopero dopo l'annuncio di 61 licenziamenti. Grande partecipazione questa mattina, mercoledì 24 aprile, alla mobilitazione davanti allo stabilimento di Mezzago.
Una situazione molto delicata
Grande affluenza questa mattina allo sciopero davanti ai cancelli della sede di Mezzago della Flowserve Valbart, multinazionale americana operante nel settore dell'OIL&GAS con la produzione e commercializzazione di valvole a sfera (“on-off” per condutture, per il controllo fluidi) e attuatori di potenza fluida, a gas e idraulici. Una mobilitazione annunciata nei giorni scorsi dopo l'avvio della procedura di licenziamento per 61 dipendenti su 179 operativi a Mezzago. A promuovere lo sciopero, che ha visto la partecipazione di buona parte dei dipendenti e il blocco della produzione, la Fiom Cgil e la Fim Cisl, che hanno sottolineato ancora una volta le criticità legate a un'azienda che già nel 2020 aveva attraversato una situazione del genere.
"In quell'occasione era stato trovato un accordo che aveva previsto l'uscita volontaria di oltre 40 dipendenti - spiegano Adriano Geppert della Fiom Cgil e Gloriana Fontana della Fim Cisl - Questa volta la situazione è ancora più delicata e non sappiamo come potrà risolversi. Quel che è certo è che non possiamo accettare che una multinazionale decida di delocalizzare la sua produzione nei Paesi a basso costo (si parla di Cina e India in questo caso), lasciando senza lavoro decine di dipendenti. La procedura è stata aperta lo scorso 5 aprile e da allora l'azienda non ha voluto sentire ragioni. Mercoledì 10 aprile si è svolto l'incontro di procedura in Associazione Industriali a seguito dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo nel quale l'azienda ha ribadito la volontà di procedere con i licenziamenti. Abbiamo proposto l'introduzione di diversi ammortizzatori sociali, ma senza successo. A preoccupare non è solo la stretta attualità, ma in generale le prospettive sul territorio dell'azienda: oggi qui a Mezzago ci sono anche le Rsu dello stabilimento di Desio, preoccupate per le loro sorti".
La preoccupazione dei dipendenti
Comprensibile, ovviamente, la preoccupazione dei dipendenti. In molti, infatti, rischiano di trovarsi da un giorno all'altro senza un posto di lavoro. Il 90% circa dei "tagli", inoltre, dovrebbero colpire la parte produttiva diretta e indiretta dell'azienda.
"Non ci aspettavamo certo una situazione del genere - spiegano le rappresentanze sindacali dell'azienda - Qualche nube all'orizzonte si era vista, ma non pensavamo di vivere un momento tanto delicato. Le nostre preoccupazioni poi non riguardando solo questo momento, ma il futuro dello stabilimento. A fine anno scade l'affitto dei capannoni di Mezzago, chissà cosa deciderà di fare la Flowserve... Molti di noi lavorano qui da diversi anni e non sono più giovanissimi: è difficile ricominciare da zero".
In campo anche la politica
Dopo l'annuncio dei licenziamenti, immediato era arrivato il sostegno della politica locale, con le parole del sindaco di Mezzago Massimiliano Rivabeni e della civica di minoranza "Mezzago Democratica", rappresentata alla sciopero dal capogruppo Giorgio Monti. Presente davanti ai cancelli dell'azienda la coordinatrice provinciale di Sinistra Italiana Giovanna Amodio.
"Sono qui per portare tutto il mio sostegno e quello di Sinistra Italiana ai dipendenti dell'azienda - ha commentato - Situazioni come questa lasciano sempre l'amaro in bocca e dobbiamo fare tutto il possibile perché si risolvano nel modo migliore. Noi ovviamente offriamo il massimo del supporto ai lavoratori".
E' di pochi minuti fa invece il comunicato diramato dal capogruppo della Lega in Regione Lombardia Alessandro Corbetta, che si è espresso sull’audizione che si terrà giovedì 2 maggio 2024 alle ore 13.00 al Pirellone.
"Dopo la notizia dei licenziamenti annunciati dalla Flowserve Valbart di Mezzago, multinazionale statunitense leader nella produzione di valvole industriali, che mi è stata prontamente segnalata dal sindaco Massimiliano Rivabeni, mi sono mosso per velocizzare la convocazione di un’audizione in Commissione Attività produttive del Consiglio regionale così da comprendere la situazione dell’azienda e ascoltare le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Chiediamo che Regione Lombardia metta in campo ogni azione possibile al fine di arrivare a soluzioni positive in questa vicenda, con l’obiettivo di tutelare la produzione ma soprattutto di scongiurare il licenziamento dei lavoratori".