Ordine pubblico, anche la Sinistra chiede un incontro col Questore
Gli esponenti di Lab Monza hanno espresso dubbi sulla gestione della sicurezza in città
Dopo l'appello al Questore da parte del Centrodestra di Monza, che aveva chiesto un incontro non condividendone alcune scelte, anche da Sinistra si sono sollevate proteste.
Le domande della Sinistra al Questore
Ieri sera, lunedì 27 maggio 2024, in Consiglio comunale è stato Lab Monza a chiedere lumi su alcune scelte della Questura e delle Forze dell'ordine in genere, non comprendendone le decisioni in materia di ordine pubblico.
Il consigliere Lorenzo Spedo, in particolare, ha chiesto "come mai si vessino continuamente tutti coloro che si azzardano a mettere un piede fuori casa per passeggiare, divertirsi, incontrare altre persone e poi non si veda una pattuglia in ben note aree di spaccio o in zone pericolose della città".
Così Spedo: «Cos’hanno in comune le iniziative culturali di vario genere e i giovani che la sera popolano la città? Attirano compulsivamente l’attenzione della Questura, che sceglie, a seconda delle sue risorse, dove intervenire, e pare proprio che abbia adottato la linea proposta dal centrodestra al governo, con interventi e perquisizioni continue e invadenti nei luoghi frequentati dai giovani - ha detto Spedo - Nel frattempo, ci sono rioni della città che la sera sono di fatto impraticabili, e luoghi di spaccio di droghe pesanti dove la criminalità può esercitare indisturbata i propri affari illeciti. La situazione ormai è insostenibile».
Dispiegamento di forze sbilanciato
Insomma, per Spedo, c'è un dispiegamento di forze che sembra sbilanciato. «Assistiamo all'arrivo di tre volanti per sorvegliare 5 persone che fanno una manifestazione pacifica ed è ai limiti del grottesco poi su alcune situazioni nessuno interviene».
E non solo i giovani vengono "presi di mira" perché anche sabato in occasione del flash mob dei (per lo più attempati) ambientalisti che hanno esposto qualche striscione e cantato pacificamente "Il ragazzo della via Gluck" per salvare un'area verde dall'edificazione, c'era un dispiegamento di Polizia che ha stupito la stessa decina di persone impegnate civicamente in comitati e associazioni.
«A Monza – prosegue Emanuela Bandini, portavoce di LabMonza - l’ordine pubblico funziona al contrario di come dovrebbe. Ci sono zone in cui le farmacie non possono esporre distributori automatici perché nel giro di pochi giorni vengono sradicati e portarti via con dei furgoni e come sottolineato anche dalla consigliera Desirèe Merlini, gli autisti dei nostri autobus vengono aggrediti durante il servizio, ma non trovano mai un poliziotto pronto a difenderli....».
L'incontro col Questore
Da qui la richiesta di Spedo di "sedersi attorno a un tavolo con la Questura, visto che siamo un'Amministrazione di Sinistra. Sappiamo che le risorse destinate all’Ordine Pubblico sono limitate, e per questo bisogna sfruttarle nel modo migliore. Concentrare tutti gli agenti su fenomeni come la movida e le manifestazioni culturali o politiche è un incentivo alla criminalità, perché nel frattempo si lasciano scoperte situazioni molto più gravi che rendono insicure e pericolose alcune aree della città. Occorre un ragionamento condiviso tra Amministrazione e Questura al fine di rendere Monza una città più vivibile e sicura, ma per davvero!».
Spedo ha poi insistito sulla necessità di colpire lo spaccio di eroina "che imperversa indisturbato nelle nostre periferie e non di perseguitare due ragazzi con uno spinello".