Flowserve di Mezzago: rotta la trattativa per scongiurare i 61 licenziamenti
La Fiom Cgil "Dal 20 giugno l'azienda procederà con i licenziamenti!"
Si è rotta la trattativa per scongiurare i 61 licenziamenti alla Flowserve di Mezzago. A darne notizia in queste ore è stata la Fiom Cgil Brianza annunciando che lo scorso 13 giugno durante il tavolo istituzionale in Regione Lombardia, la multinazionale ha rotto le trattative annunciando che procederà con i licenziamenti.
Flowserve di Mezzago: rotta la trattativa per scongiurare i 61 licenziamenti
" Gravissimo quanto avvenuto il 13 giugno presso il tavolo istituzionale in regione Lombardia - spiega la Cgil - dove la multinazionale FLOWSERVE ha rotto le trattative in corso annunciando che procederà con i 61 licenziamenti. Dal 20 giugno l'azienda procederà con i licenziamenti".
Per il sindacato si tratta di un vero e proprio "schiaffo ai lavoratori, alle istituzioni, alle forze politiche ed alle organizzazioni sindacali che per oltre due mesi si sono battuti per la tutela dei lavoratori del sito di Mezzago. Ancora una volta un'azienda multinazionale ha deciso di delocalizzare produzione ed attività in altri paesi del sud est asiatico, lasciando invece in Italia decine di licenziamenti. Nonostante gli appelli e le disponibilità di interlocuzione date dalle istituzioni e dalla IV Commissione di Regione Lombardia e dalle forze politiche sugli sviluppi industriali, sugli ammortizzatori sociali, sulla formazione e politiche attive, l'azienda procede sulla sua strada".
"Questa mattanza deve finire"
Sul caso interviene anche Adriana Geppert della Fiom Cgil che commenta "Questa mattanza nel nostro paese deve finire, le multinazionali, compresa FLOWSERVE, parlano di responsabilità sociale di impresa, di dialogo con i lavoratori e con le loro rappresentanze sindacali, e poi licenziano buttando in mezzo ad una strada decine di lavoratori e le loro famiglie".
"Le lavoratrici ed i lavoratori - fa sapere la Cgil - si organizzeranno nelle prossime ore per impugnare i licenziamenti e proseguire la loro battaglia legalmente, con il supporto della FIOM CGIL".