Giussano

Obbligo di dimora per il giussanese che aveva bruciato il furgone della ditta dopo essere stato licenziato

Dopo l'episodio avvenuto a luglio, la Procura di Como ha disposto la misura cautelare.

Obbligo di dimora per il giussanese che  aveva bruciato il furgone della ditta dopo essere stato licenziato
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Avrà l'obbligo di dimora e di presentarsi alla Polizia  il 34enne di Giussano che a luglio aveva incendiato un furgone aziendale dopo essere stato licenziato. I fatti erano avvenuti il 5 luglio e l'uomo era già stato denunciato.

Si era procurato ustioni di primo e secondo grado

Nel pomeriggio del 23 agosto, i Carabinieri della Stazione di Lurago d’Erba hanno sottoposto il 34enne italiano, A.L. di Giussano, alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria in relazione ai fatti dello scorso 5 luglio: in quell'occasione era stato denunciato dai Carabinieri per avere incendiato un furgone. Gli elementi raccolti dai militari sono stati recepiti dalla Procura di Como che ha disposto la misura cautelare.

L'episodio del 5 luglio

L’uomo, con l'intento di vendicarsi per essere stato licenziato da una ditta di Merone, dopo avere infranto un finestrino di un furgone aziendale, aveva cosparso l’interno con del liquido infiammabile e appiccava il fuoco. La violenta fiammata lo aveva investito provocandogli ustioni di 1° e 2° grado sul 35% del corpo, motivo per cui aveva raggiunto una farmacia della zona. Localizzato dai Carabinieri di Lurago d’Erba che avevano richiesto l’intervento dei soccorsi, era stato denunciato all’Autorità giudiziaria.

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