Meda

Don Angelo Fossati non è più il referente della chiesa Madonna di Fatima

A prendere il posto dell'amatissimo sacerdote è Mariella Fossati.

Don Angelo Fossati non è più il referente della chiesa Madonna di Fatima
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Dal primo settembre l’amatissimo don Angelo Fossati, una vera e propria istituzione per il quartiere Polo di Meda, non è più il referente per la comunità Madonna di Fatima.

Don Angelo Fossati non è più il referente di Madonna di Fatima

A comunicarlo, attraverso una lettera inviata alla Comunità pastorale Santo Crocifisso, è stato il vicario episcopale per la Zona V di Monza, monsignor Michele Elli, che ha spiegato come il sacerdote 88enne «continuerà ad abitare lì come residente e svolgerà le attività liturgiche proprie del suo ministero sacerdotale. Inoltre, accompagnerà con la preghiera e con la sua esperienza coloro che saranno chiamati a svolgere le attività pastorali».

"Grazie a don Angelo per quello che ha fatto per la comunità"

Il vicario ha espresso la sua gratitudine a don Angelo, per l’entusiasmo e la dedizione con cui si è occupato della comunità di Meda Sud:

«Vorrei ripetere quel grazie che già personalmente gli ho detto per il lavoro generoso e solerte che da tanto tempo offre alla vostra comunità. Però gli anni passano e considerata la sua veneranda età mi sembra giusto e per me doveroso, dopo aver dialogato con lui e con la diaconia, chiedergli questo. Ringraziamo ancora di cuore don Angelo per la generosità e la passione con cui ci ha testimoniato e continua a testimoniare l’amore grande per Gesù e per la Chiesa».

Al suo posto Mariella Fossati

Monsignor Elli ha quindi annunciato chi prenderà il suo posto:

«Io e la vostra diaconia abbiamo chiesto all’Istituto delle Ausiliarie Diocesane che Mariella Fossati, presente da tempo nella Comunità pastorale come membro della diaconia e coordinatrice delle catechiste di iniziazione cristiana della comunità, assuma anche l’incarico di referente della parrocchia di Madonna di Fatima. Questa nuova fase chiederà alcuni ripensamenti concreti nella gestione della vostra comunità che, di volta in volta, il parroco e la diaconia in dialogo con voi preciseranno».

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