Seregno

Rosario "riparatore" dopo il Brianza Pride

E' stato recitato sul sagrato del Santuario di Santa Valeria da decine di persone all'indomani del corteo contro le discriminazioni di genere

Rosario "riparatore" dopo il Brianza Pride
Pubblicato:

"Et portae inferi non praevalebunt", le porta degli inferi non prevarranno. Questa locuzione latina ha accompagnato il rosario "riparatore" recitato da quasi ottanta persone sul sagrato del Santuario di Santa Valeria, il giorno successivo al Brianza Pride.

Il rosario pubblico di riparazione

La sera di domenica 22 settembre, all'indomani della sesta edizione del Brianza Pride che si è svolta per la prima volta a Seregno, decine di persone si sono radunate davanti al Santuario di Santa Valeria per pregare e recitare il rosario pubblico di riparazione per le offese arrecate ai Sacratissimi Cuori di Gesù e Maria. Al centro fra i fedeli un piccolo crocifisso in legno. "Un gesto di testimonianza importante", hanno spiegato i promotori per annunciare la preghiera, all’indomani del Brianza Pride che è stato definito sui social "una manifestazione dell’orgoglio contro natura".

La spiegazione dei promotori

Prima del segno della croce e l'inizio del rosario, ha preso parola una donna per spiegare il senso dell'iniziativa, che ha sollevato non poca curiosità ma anche perplessità e critiche. "Le tendenze omosessuali in sé non sono un peccato, come dice anche il catechismo della Chiesa Cattolica possono essere anche un’occasione di santificazione, ma nel momento in cui vengono assecondate, incoraggiate, addirittura sbandierate diventano una limitazione dell’ordine del creato e quindi un rifiuto di Dio. Non solo, un rifiuto dell’uomo con l’immagine di Dio. Noi siamo qui a riparare questa offesa".

Le parrocchie si sono dissociate

Alla preghiera comunitaria non hanno partecipato le parrocchie della Comunità pastorale e nessun sacerdote. Alla vigilia il parroco, monsignor Bruno Molinari, aveva spiegato di non aver ritenuto opportuno la presenza, così come al Brianza Pride, al quale invece era intervenuto don Armando Cattaneo, 74 anni. "In sé la Chiesa non è contro il Pride, ma è contro quello che offende le persone, anche le persone della Chiesa - ha spiegato don Bruno - C'è una riparazione dove c’è qualcosa che eccede la buona creanza e la sacralità dei valori in cui crede la Chiesa: non so in questo caso se c’è da riparare. La preghiera va sempre bene, ma mai contro qualcosa o qualcuno bensì per chiedere grazia al Signore".

Un ampio servizio sul Giornale di Seregno in edicola questa settimana e in versione digitale.

Seguici sui nostri canali
Necrologie