Seregno

Dopo 62 anni ha chiuso la trattoria Spotti

La decisione delle sorelle Angela e Nadia, figlie del fondatore Antonio. Il locale faceva cucina brianzola, al suo posto un ristorante con specialità calabresi

Dopo 62 anni ha chiuso la trattoria Spotti
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A Seregno un’altra storica attività ha abbassato per sempre la saracinesca. Sabato 28 settembre, con il pranzo di mezzogiorno, il ristorante - gastronomia Spotti si è congedato dai numerosissimi, storici e affezionati clienti.

Ha chiuso la trattoria Spotti

Si volta un'altra pagina della storia di Seregno. Dopo 62 anni, ha chiuso la storica trattoria Spotti di via Marconi, che era gestita dalle sorelle Angela e Nadia (nella foto), le figlie del fondatore Antonio. Negli ultimi giorni di attività sono state letteralmente subissate di messaggi di rammarico e dispiacere, ma anche di gratitudine per il servizio ricevuto in tanti anni.

"La fatica si faceva sentire"

Per Angela e Nadia chiudere la trattoria di famiglia è stato un colpo al cuore, ma "nessuno dei nipoti ha voluto continuare - hanno spiegato - Il lavoro era diventato tanto e la fatica si faceva sentire per servire, ogni mezzogiorno, 50 coperti, tranne la domenica che è sempre stato il giorno di riposo. Per tenere il passo avremmo dovuto assumere del personale con un aggravio di spese e noi, abituate da sempre a sbrigarcela in famiglia, non ce la siamo sentita".

Il locale aperto da Antonio Spotti

Il pensiero di chiudere c'era già da un paio d'anni. Nel 2018 era mancato papà Antonio, poi la dipartita improvvisa del fratello Gianni (nel 2020) e di mamma Anna (nel 2022): "Senza di loro il nostro locale non aveva più senso, così si è acuito in noi il pensiero di lasciare. Quando abbiamo trovato delle persone serie e di mestiere per il subentro, allora ci siamo decise a fare il grande passo".

Addio alla cucina brianzola

Senza la trattoria Spotti la Brianza perde un baluardo della cucina tradizionale a conduzione familiare. "Nessun brianzolo al quale abbiamo fatto la proposta se l’è sentita di rimboccarsi le maniche per preparare e servire la trippa, la cassoeula, il brasato, la polenta". Nei locali di via Marconi verrà aperto un ristorante di cucina calabrese.

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