Una Basilica splendente al termine dei restauri
Nelle cappelle recuperati gli affreschi, che erano stati coperti in passato, e ripuliti gli altari: nelle prossime settimane nuovi fari per l'illuminazione della cupola
Agli sgoccioli i restauri nella Basilica San Giuseppe di Seregno: per i visitatori una bellissima sensazione di novità, fra luci e colori inediti. Gli affreschi recuperati nelle cappelle, gli altari ripuliti, le nicchie rinnovate e tanti dettagli restituiti alla nitida ammirazione dei fedeli: fra questi la dedica in latino a Giuseppe e Maria degli anni Sessanta sulla cupola e lo stemma del Comune nella cappella di San Giuseppe.
Ultimi "ritocchi" nei restauri
In meno di due mesi, entro la ricorrenza dell'Immacolata, saranno completati anche gli ultimi interventi previsti nel secondo lotto dei restauri della chiesa madre, in particolare nelle quattro cappelle dove sono stati riportati alla luce affreschi e decorazioni: il cantiere aveva aperto a metà giugno con i cestelli degli imbianchini sulla navata circolare, che hanno preceduto le altre lavorazioni.
Recuperati gli affreschi
"Gli affreschi erano stati coperti dai restauri dal 1961 in avanti - spiega l’architetto Carlo Mariani, che ha curato il progetto dei lavori - Non abbiamo stravolto nulla della Basilica. Nelle cappelle di San Giuseppe e dell’Immacolata abbiamo completato l’intervento degli anni Sessanta che si era interrotto».
Nella seconda cappella è stato fatto riemergere l’affresco ottocentesco di un pittore ignoto, che raffigura un angelo, e lasciato la sovrapposizione storica con la corona a dodici stelle e la dedica a Maria. Anche gli affreschi della Madonna Addolorata e di San Giovanni nella cappella del Crocifisso erano stati coperti dalle tinte e nessuno li ricordava più, fino al recente restauro. Qui sono state rimosse anche le ridipinture delle due specchiature ottocentesche ad altorilievo con i simboli della passione. In chiesa ripuliti anche gli affreschi di San Vittore e Sant’Ambrogio.
Nuova illuminazione nella cupola
Per ultimare il secondo lotto dei restauri, per un costo di 264mila euro oltre a 70mila euro per l’illuminazione, si attende il marmista per ripristinare la parte bassa delle colonne, dopo la verifica strutturale e le indagini diagnostiche dei mesi scorsi (in origine le colonne erano in pietra grezza del 700, poi ricoperta con stucchi e negli anni Sessanta con i marmi). Poi gli ultimi "ritocchi" della restauratrice, Chiara Ferrario di Verano (nella foto con l'architetto Mariani), il recupero dei due monumenti (le tombe di monsignor Ballerini e del cardinale Locatelli) e il retro altare. Infine la posa dei fari per illuminare la cupola che, unitamente al sistema di regolazione domotico, inizialmente era prevista in un lotto successivo, ma anticipata per concludere i lavori quest’anno.
Il servizio integrale e le foto di Maurizio Esni sul Giornale di Seregno in edicola e in versione digitale.