Carnate si è fermata per l'ultimo saluto al dolce sorriso di Giulia
Le esequie della 14enne Giulia Cerini sono state celebrate oggi pomeriggio, venerdì 15 novembre 2024, a Carnate
Una folla immensa ha affollato la chiesa parrocchiale, stringendosi in un forte abbraccio ai famigliari della giovane: a mamma Ilaria, papà Claudio e al fratello Thomas.
Tantissimi anche i parenti, gli amici, i compagni di scuola del "Vanoni" di Vimercate e di scuola media, amiche di danza e insegnanti delle scuole di Carnate e Vimercate presenti alla cerimonia.
Funerale celebrato dal parroco don Adelio Molteni e iniziato con una lettera che le amiche della scuola di danza di Arcore "Immagine e Danza" hanno voluto dedicare a Giulia. Accanto alla bara color legno, posizionata ai piedi dell'altare, oltre ai fiori, c'erano disegni e lettere che i suoi amici le hanno voluto dedicare.
Una morte che lascia molte domande e poche risposte
Una morte assurda e senza un perché, che lascia molte domande e poche risposte. Una prematura scomparsa che ha fatto sprofondare tre comunità nel lutto: quella di Carnate, dove la giovane 14enne Giulia Cerini è cresciuta e viveva; quella di Vimercate che frequentava per via degli impegni scolastici (era iscritta all’istituto «Vanoni», dove frequentava la prima classe al Liceo delle Scienze Umane); quella di Arcore dove la giovanissima trascorreva le ore più felici (frequentava la scuola «Immagine Danza») inseguendo il sogno di diventare una bravissima danzatrice e ballerina.
Quello della giovane era anche un volto conosciuto e apprezzato in oratorio. Giulia frequentava assiduamente le attività della parrocchia e la scorsa estate era stata anche animatrice all’oratorio estivo. Sogni spazzati via per sempre domenica mattina, quando il suo dolce sorriso si è spento all’ospedale «De Marchi» di Milano dove si trovava ricoverata da diversi giorni dopo essere stata colpita dalla mononucleosi.
Le parole del parroco
Parole cariche di significato quelle pronunciate dal parroco don Adelio durante l'omelia.
"Siamo qui per accompagnare Giulia - ha esordito il sacerdote - Dobbiamo pensare che Dio non vuole il male, vuole la vita. Una giovane si è spenta nel fiore della giovinezza. Noi siamo pieni di dolore e pieni di domande. É giusto porsi queste domande e chiedere al Signore una spiegazione. Ciascuno di noi deve trovare una risposta guardando dentro di sé. E tu Giulia cosa dici a noi oggi? Cosa insegni a noi, a questi giovani, a tutti noi adulti? Ci dici: “Amate la vita”. Penso che il signore prende Giulia e l’accompagna, perché Giulia ha amato la vita. Questo amore è sicuramente segno di salvezza. Giulia ha amato anche lo studio, era contenta di frequentare la scuola "Vanoni". Ci sono qui tanti prof e compagni di classe a testimoniare questo. Giulia era contenta dell'esperienza della danza, che le piaceva e le piace tanto. Queste scelte sono scelte di vita. Hai amato la vita inoltre, perché hai amato la tua famiglia e il tuo oratorio. Ricordo quando ha frequentato la settimana settembrina dell’oratorio estivo e la festa dell’oratorio il 29 settembre scorso. Giulia ci dice che è stata una ragazza semplice. Cari giovani vivete tante volte nei social, nell’apparenza e pensate magari che gli uomini valgono per quello che hanno. Giulia ci dice: siate umili, siate semplici. Io ho stampato negli occhi quel sorriso del 29 settembre. Siate pieni di sorriso. La nostra vita deve essere piena di cose belle. Giulia ha combattuto per la vita. Me l’ha detto la mamma. Un combattimento che non l’ha mai scoraggiata. Un giorno comprenderemo tante cose, che oggi sono velate. L’ultima parola alla famiglia. Coraggio. É difficile dire questa parola in questo momento. Il Signore però non vi farà mancare di certo persone buone che vi diano coraggio e vi aiutino".