La protesta

Per le minoranze il sindaco di Seregno "deve andare a casa"

Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia disertano il Consiglio comunale e chiedono le dimissioni di Alberto Rossi dopo il rinvio a giudizio nel processo Aeb - A2A

Per le minoranze il sindaco di Seregno "deve andare a casa"
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Per le minoranze consiliari di Seregno il sindaco Alberto Rossi "deve andare a casa". Ieri sera, martedì 26 novembre, lo hanno ribadito con forza in una conferenza stampa in municipio, proprio mentre si svolgeva il Consiglio comunale al quale non hanno voluto partecipare in segno di protesta.

Le minoranze: "Il sindaco si deve dimettere"

Dopo il rinvio a giudizio nel processo sull'aggregazione industriale fra Aeb e A2A, il sindaco Alberto Rossi si deve dimettere. E' il messaggio che i consiglieri comunali di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno rilanciato in una conferenza stampa congiunta. "Siamo consapevoli che un rinvio a giudizio non equivale a una condanna. Tuttavia, il principio di responsabilità politica impone che chi ricopre ruoli di così grande rilievo debba garantire ai cittadini non solo la correttezza del proprio operato, ma anche l’assoluta serenità e trasparenza nel guidare l’amministrazione - il messaggio della consigliera Laura Valtorta di Fratelli d'Italia - In un momento come questo, il protrarsi di tale situazione rischia di minare profondamente la fiducia nelle istituzioni e di compromettere il buon governo della nostra comunità".

Forza Italia: "Deluso dall'uomo Rossi"

I gruppi di opposizione hanno convocato la conferenza stampa in segno di dissenso con la maggioranza, che ha rifiutato la proposta di discutere in Consiglio la vicenda giudiziaria con più tempo a disposizione rispetto alla sola fase delle comunicazioni. In particolare, le minoranze avrebbero voluto aggiungere nel dibattito consiliare il tempo solitamente concesso per le interrogazioni e interpellanze. "Sono deluso dall'uomo Rossi, che avrebbe potuto dire "voglio discutere" in aula per chiarezza e trasparenza", ha spiegato Luca Tommasi di Forza Italia.

Mariani: "Chiederemo un incontro con il Prefetto"

Giacinto Mariani della Lega ha spiegato che "non si tratta di una battaglia sul passato, nessun odio, né rivalsa", con riferimento alle vicende giudiziarie del 2017 che avevano azzerato la Giunta di Centrodestra -  Questo è un problema della città e va discusso in ogni casa di un cittadino, che abbia o meno votato Rossi. Al faccia a faccia elettorale avevo regalato a Rossi il quinteur (il contatore del gas in dialetto, ndr.): adesso è arrivata la bolletta con il rinvio a giudizio". Mariani ha annunciato la richiesta delle minoranze della convocazione del Consiglio comunale sulla vicenda del processo Aeb - A2A e "incontreremo il Prefetto, perché su una vicenda simile deve intervenire".

 

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