Vimercate

I luoghi simbolo della città per dare certezze agli ospiti del reparto Alzheimer

Nel nuovo nucleo protetto della Casa Famiglia San Giuseppe ricreati i posti della tradizione di Vimercate

I luoghi simbolo della città per dare certezze agli ospiti del reparto Alzheimer
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Novità e innovazione, idee e curiosità al centro del progetto «Abitare l’Alzheimer». Protagonista il nucleo protetto della Casa Famiglia San Giuseppe di Vimercate, in dirittura di arrivo nella realizzazione del percorso di ristrutturazione ergonomica sostenuto da «Fondazione Cariplo».

I luoghi simbolo della città per dare certezze agli ospiti del reparto Alzheimer

Con i suoi venti ospiti, il nucleo Alzheimer della Onlus di via Cantore ha visto in questi mesi la realizzazione dell’ambizioso progetto di ammodernamento degli spazi e degli arredi secondo i più moderni approcci di cura. Una vera e propria ritrutturazione ergonomica degli ambienti comuni destinata a favorire l’uso di terapie non farmacologiche per migliorare il benessere dell’anziano.

A collaborare nella realizzazione, diversi professionisti del settore sia per gli spazi che per la formazione degli operatori e la sensibilizzazione sul territorio. Lo scopo è quello di ricreare un ambiente che sia comunicativo e stimoli i diversi sensi. L’importanza di rappresentare ambienti esterni diversi dall’interno delle camere, quasi come se fossero una città, favorisce l’orientamento e lascia che l’ospite si muova liberamente, anche riconoscendo luoghi famigliari legati alla propria storia di vita.

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Quindi, la riproduzione di edicole, trattorie e monumenti della città di Vimercate.

Il tutto possibile grazie al sostegno di «Fondazione Cariplo» che ha selezionato «Abitare l’Alzheimer» fra i diversi progetti concorrenti al Bando emblematici provinciali 2023. A marzo scorso la comunicazione alla Casa Famiglia di essere meritevole del contributo di 40mila.

La raccolta fondi

Oltre al sostegno economico di «Fondazione Cariplo», la Onlus di via Cantore ha aperto una raccolta fondi per portare a termine l’intero progetto grazie al portale di «Fondazione Monza Brianza». Fra la rete dei sostenitori oltre al Comune, l’associazione «Heart pulsazioni culturali», «Avolvi», l’Istituto Floriani e gli esperti di approcci relazionali quali Cinzia Siviero con «Agape» per l’approccio validante e per l’approccio capacitante il dottor Pietro Vigorelli. A contribuire alla raccolta fondi ancora aperta l’associazione «Made in Sport», la «Di. Po.» e l’Associazione dei Volontari della Casa Famiglia.

Dai volontari un regalo di Natale da 10mila euro

Oltre le difficoltà dell’accettazione, alle fatiche relazionali ed alla solitudine dei pregiudizi. A raccontarsi lo scorso 11 dicembre la bellezza dell’invecchiare, fra solidarietà e formazione presso la Casa Famiglia San Giuseppe.

Incontro aperto alla cittadinanza la scorsa settimana, inaugurato dalla presidente della Onlus Carla Riva insieme al direttore Stefano Cipolla. In apertura la donazione annuale da parte dell’Associazione dei Volontari della Casa alla Fondazione: diecimila euro raccolti con iniziative culturali, mercatini, tornei di burraco, lotterie ed estrazioni a premi destinati quest’anno alla raccolta fondi per il progetto «Abitare l’Alzheimer».

«Come ogni anno questo è un grande momento di gratitudine verso i volontari che ogni giorno sono qui a donare tempo a favore della Fondazione e degli ospiti, grazie a nome di tutti». «Grazie per quello che fate - ha sottolineato il direttore - Grazie per la donazione al progetto: il bello richiama il bello, in azioni, gesti e collaborazioni, questa è la cosa più importante che stiamo vivendo in questi mesi».

A seguire il primo appuntamento del ciclo di incontri formativi a cura del servizio psicologico.

«Vuol dire poco l’età anagrafica - ha spiegato la professoressa Roberta Daini, docente di semeiotica e valutazione dell’adulto e dell’anziano all’Università degli Studi Milano Bicocca - Sono molte le caratteristiche personali che portano ad essere anziani in diverse età, ma è importante fin da giovani mantenere una vita attiva, motoria, sociale e imparare cose nuove. Questo richiede necessariamente di cambiare e per farlo bisogna mantenere atteggiamenti positivi verso i cambiamenti»

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