Monza - Sant'Alessandro

Nel quartiere in cui arriverà il maxi svincolo si eliminano almeno i tir

In attesa della valutazione di impatto ambientale, Regione allenta la pressione

Nel quartiere in cui arriverà il maxi svincolo si eliminano almeno i tir
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Sono giorni di grande attesa a San Rocco e Sant'Alessandro (Monza): a giorni potrebbe arrivare il responso della commissione ministeriale sulla valutazione di impatto ambientale (Via) relativamente al progetto Serravalle.

In arrivo la valutazione ambientale

Quel progetto da 40 milioni, finanziato coi fondi per Milano Cortina 2026 (avrebbe dovuto essere pronto in tempo per i Giochi, accorciando i tempi di percorrenza per raggiungere i siti, ma nei fatti non lo sarà) che mira a potenziare lo svincolo della A52 con nuove rampe e trincee a ridosso della via Gentili. Ma che non piace a tutti.
Un anno fa il quartiere si mobilitava per respingere, o quantomeno mitigare, il progetto con tanto di assemblee pubbliche di fuoco. Poi le osservazioni dell’amministrazione comunale al progetto, in appoggio alle istanze del quartiere. A quel punto tutto è finito a Roma. E ora ci siamo. A breve si conoscerà il responso.

Le richieste

Le istanze dei cittadini furono subito chiare: se proprio l’opera si deve fare, è indispensabile coprire gli ultimi 70 metri di galleria in via Gentili, prima dell’imbocco sotto la ferrovia in prossimità del campo di calcio, della palestra e della scuola Omero e dei residenti del civico 15; realizzare lo scavo/tunnel sulla prima parte di via Gentili  oltre la mezzeria della sede stradale sino al civico 16, confluendo principalmente nell’area verde ex pineta, da poco disboscata, dove non vi è alcun abitazione, mantenendo così intatta la distribuzione dei servizi vari verso i residenti di via Gentili, via Talete e via Aristotele e permettendo così la mobilità dei residenti e degli e studenti che frequentano le scuole. Infine, mantenere l’uscita A52 su Via Borgazzi, che il progetto invece intenderebbe eliminare.

Il punto della situazione

Su invito della Consulta di San Rocco, la scorsa settimana l’assessora alla Viabilità Irene Zappalà ha fatto il punto della situazione.
«Il Comune è stato coinvolto dal 2019, ma solo da gennaio 2022 ha avuto in mano il progetto da Serravalle e solo dall’ottobre 2022 si è mosso - ha spiegato - Lo scorso aprile ha formalizzato le sue richieste alla commissione per la Via: risolvere le criticità per l’inquinamento acustico e l’impatto paesistico, eliminando la trincea e facendo tutto il tratto in tunnel; mitigare l’impatto del cantiere e del successivo esercizio; risolvere le criticità e i rischi sui pozzi idrici nelle vicinanze; tutelare l’edificato esistente». Nel frattempo l’amministrazione aveva già ottenuto il taglio di un raccordo tra Casignolo e viale Campania, che avrebbe sottratto ulteriore verde a un’area dove è già previsto il deposito-officina di M5».

Cosa ci si aspetta

Quale responso attendere? «Difficilmente una commissione di Via cassa un’intera opera -ha riflettuto a voce alta Zappalà - Speriamo che almeno accolga le nostre osservazioni, che poi sono quelle del quartiere.  Un grande merito va a Monza Mobilità, la nostra società partecipata che ha messo la testa sul progetto».
«All’inizio - hanno detto i tecnici di Monza Mobilità presenti alla serata - Serravalle s’era chiusa a riccio sull’ipotesi di tutto tunnel: non si può fare tecnicamente e normativamente, ci dicevano. Invece, studiando bene norme e soluzioni possibili, abbiamo dimostrato loro che si può fare. Certo, comporta maggiori costi e tempi di realizzazione più lunghi, ma si può fare». Sottinteso: sacrifici ammissibili pur di minimizzare, per quanto possibile, l’impatto dell’opera.
Nel dibattito sono state ribadite alcune istanze ed esigenze: il transito dei camion nei tunnel di San’Alessandro, da limitare («i tunnel attuali fanno da stantuffo allo smog») e la promessa di eliminare la barriera autostradale sulla A52, che era stata fatta  già vent’anni fa, e che causa traffico su San Rocco dovuta agli automobilisti che intendono bypassarla.
Zappalà ha promesso di «presidiare il progetto politicamente, aggiornare il quartiere su qualsiasi novità intervenga, tenere a disposizione le professionalità tecniche a supporto di soluzioni alternative. La commissione di Via formulerà delle prescrizioni di cui bisognerà tener conto in sede di progettazione definitiva. Un Comune non ha lo stesso peso di una Regione o di un Ministero, ma deve tutelare al meglio i suoi interessi e quelli dei suoi quartieri».

Alleggeriti almeno dei tir

Intanto in Regione, nella V commissione regionale, sono emerse novità importanti: «Grazie all’apertura della corsia dinamica sull’A4 -riferisce la consigliera regionale Martina Sassoli - è stato eliminato il divieto di transito notturno per i mezzi pesanti, riducendo i disagi sullo svincolo monzese della Tangenziale nord. Rimane però cruciale il completamento della progettazione esecutiva dello svincolo di Sant’Alessandro. Serravalle consegnerà entro febbraio le integrazioni richieste dal MASE, un passaggio fondamentale per procedere con il progetto e la gara». «Continueremo a monitorare ogni fase -conclude Sassoli- per garantire che questo intervento, essenziale per Monza e tutta la viabilità dell’asse Nord- Sud della Lombardia, proceda senza ritardi. Per questo ho chiesto un’audizione con l’assessore Terzi e la Direzione Infrastrutture che sarà fissata appena Regione Lombardia avrà gli atti definitivi dell’opera».

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