Il caso

L'assessora: "La sosta a pagamento a Seveso danneggia i pendolari di Barlassina"

Serena Ronzoni promette battaglia per tutelare i cittadini che ogni giorno prendono il treno

L'assessora: "La sosta a pagamento a Seveso danneggia i pendolari di Barlassina"
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L’introduzione del pagamento della sosta nei pressi della stazione ferroviaria di Seveso, ogni mattina presa d’assalto da centinaia di persone che si recano a Milano per motivi di lavoro o studio, si è ripercossa da subito sugli abitanti di Barlassina.

La sosta a pagamento danneggia i pendolari di Barlassina

La tariffa di sosta oraria è pari a 1 euro e quella giornaliera è pari a 6 euro e, se per i residenti di Seveso è stato previsto un abbonamento da 50 euro all’anno per tre grandi aree a strisce blu, per i non residenti ne è stato previsto uno da 50 euro al mese. Una spesa non indifferente che si aggiunge al costo dell’abbonamento ferroviario. Questo colpisce in particolare i pendolari barlassinesi, che non avendo una stazione ferroviaria sul proprio territorio, usufruiscono di quella di Seveso per prendere il treno.

L'abbonamento mensile per i pendolari

Di fatto quasi tutti i parcheggi del centro di Seveso sono diventati a strisce blu, specialmente quelli molto importanti per i pendolari come in via Laforet, che si trova dal lato "barlassinese" della ferrovia, ma anche in via Eritrea e in via Maderna, dove è appunto possibile parcheggiare sottoscrivendo un abbonamento mensile.

Al momento si tratta di una sperimentazione, ma l’Amministrazione comunale di Barlassina si è già attivata per valutare un accordo con Trenord e il Comune di Seveso che vada incontro ai pendolari barlassinesi. Il problema è in carico all’assessore alla Viabilità Serena Ronzoni:

"Quando ho sentito la novità ho subito fatto presente al sindaco Paolo Vintani che sarebbe giusto stringere una convenzione con i soggetti coinvolti. Non ho ancora avuto modo di confrontarmi con Trenord, mentre l’Amministrazione di Seveso mi ha informata che al momento non c’è possibilità di un accordo. Peccato, ma questo primo rifiuto non ci ferma: continueremo a chiedere una convenzione per aiutare i pendolari di Barlassina".

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