In Brianza

Boom di patenti ritirate, il sistema si ingolfa e c’è la beffa

Dall'entrata in vigore del nuovo codice della strada sono già 400 i verbali, di cui più della metà legati all'uso del cellulare alla guida

Boom di patenti ritirate, il sistema si ingolfa e c’è la beffa
Pubblicato:

Già il ritiro della patente in sé è un evento spiacevole per chi lo vive, ma al danno in Brianza si sta aggiungendo la beffa perché capita che si riottenga il proprio documento ben oltre il termine in cui scadeva la sospensione. E come mai succede?

Boom di ritiro di patenti

Questo avviene soprattutto per le infrazioni che prevedono un ritiro breve delle patenti di guida, come l’utilizzo del telefono cellulare al volante, che secondo il nuovo Codice della Strada entrato in vigore quasi quattro mesi fa, prevede la sospensione della patente da 15 giorni fino a 3 mesi. Un’assoluta novità che sta causando però un vero e proprio ingolfamento negli uffici preposti della Prefettura. Questo perché l’aumento del ritiro delle patenti è cresciuto in modo considerevole in Brianza, proprio in riferimento a questa violazione.

E trattandosi di ritiri brevi (anche 15 giorni appunto) è evidente che le tempistiche finora previste per l’iter burocratico e la notifica siano in collisione. Insomma il Governo ha varato una legge senza pensare alle ripercussioni. La procedura prevede infatti che la patente di guida ritirata e tutti i verbali e gli incartamenti redatti dalle Forze dell’ordine che hanno fermato il trasgressore e lo hanno multato vengano inviati in Prefettura. A sua volta la Prefettura ha 20 giorni di tempo per adottare il decreto e notificarlo al trasgressore.
Ed è evidente che se decide poi una sospensione di 15 giorni ci vorrà comunque di più perché la persona riceva la comunicazione che la sua patente è di nuovo a disposizione e può ritirarla in Prefettura.

Ben 400 verbali in tre mesi

A questo si aggiunge il fatto che in poco tempo gli uffici si siano trovati subissati di verbali. I dati sono in corso di definizione, ma da una prima analisi si può ipotizzare che dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada il 14 dicembre ad oggi siano almeno 400 le patenti di guida ritirate in Brianza e 276 per la violazione dell’articolo 137 (la guida col telefonino).

La vera novità, si diceva, è data dal fatto che sono molte di più le situazioni in cui si rischia il ritiro della patente, oltre alla guida in stato di alterazione da alcool (per la quale i limiti sono rimasti gli stessi e sono state inasprite le sanzioni).
Oggi però si può rischiare una sospensione breve della patente, tra i sette e i quindici giorni, anche per 23 infrazioni che vanno dal divieto di sosta al sorpasso vietato, al passaggio col rosso, alla mancata precedenza e al mancato rispetto della distanza di sicurezza tra veicoli che abbia provocato un sinistro con grave danno ai veicoli tale da determinare la revisione.

Via la patente anche a chi non ha il casco a bordo di ciclomotori e motoveicoli; per il mancato rispetto della corsia di accelerazione e per la mancata precedenza sulle autostrade o strade extraurbane principali; per la mancata precedenza ai pedoni; per il mancato uso delle luci prescritte durante la sosta, su autostrade o strade extraurbane principali e molte altre.

Prefettura subissata

L’effetto boomerang è già di per sé evidente, se poi ci si aggiunge che il personale in Prefettura è rimasto lo stesso, il risultato è evidente. Nell’operosa Brianza, però, gli uffici della Prefettura si stanno già organizzando per snellire le procedure e offrire risposte più performanti ai cittadini e c’è stato in questo senso già un incontro coi comandati di Polizia locale.

«Spetta a noi valutare la casistica e decidere la sanzione tra la minima e la massima prevista, valutando la singola situazione, noi stiamo cercando di anticipare il più possibile, ma la procedura è lunga e prevede più attori tra la multa, l’invio dei verbali, il decreto e la notifica», rendono noto dalla Prefettura.
Qualche lamentela c’è già stata da parte di alcuni cittadini che sono ancora in attesa di scoprire dopo essere stati fermati per quanto non potranno riavere la loro patente. Un limbo di incertezza che causa malumore.

«Ci sono stati miriadi di ritiri di patente, soprattutto per l’uso del telefonino alla guida e per il superamento dei limiti per l’alcool e c’è stato un impatto non indifferente con un aggravio amministrativo, su procedure rimaste le stesse, ma inadeguate per i ritiri brevi oggi previsti dal nuovo codice - ha ammesso anche il comandante della Polizia locale di Monza Giovanni Dongiovanni - Stiamo interloquendo per chiedere più rapidità, ma è evidente che il legislatore ha previsto nuovi casi, ma non ha considerato l’effetto generato e che la procedura era pensata nella situazione precedente».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali
Necrologie