«Vivere», da 30 anni sinonimo di altruismo
L’associazione guidata dalla presidente Maria Grazia Nava festeggia lo storico anniversario

Trent'anni di attività. Ma soprattutto trent'anni di aiuto, sostegno e speranza verso chi ne ha più bisogno.
«Vivere», da 30 anni sinonimo di altruismo
Storico anniversario per l’associazione «Vivere Aiutando a Vivere», che lunedì 14 aprile festeggerà i 30 anni di fondazione. Una ricorrenza importante per una delle realtà più interessanti del volontariato, nata nel 1995 con lo scopo di sostenere l’equipe multidisciplinare di Cure palliative dell’ospedale di Vimercate offrendo quanto più sollievo possibile ai malati terminali.
Il sodalizio, che oggi come allora trova sede a Usmate Velate ma è presente in tutta la Brianza, aveva iniziato a operare molto prima, quando il dottor Cesare Carozzo cominciò a occuparsi dei propri pazienti più gravi direttamente a domicilio e gratuitamente. Presto, però, egli stesso si accorse di quanto questa attività necessitasse di una struttura più solida alle spalle formata da volontari e persone disposte a donare il proprio tempo alla nobile causa: è proprio qui, grazie al suo impulso, che nasce «Vivere Aiutando a Vivere».
«Questo genere di supporto viene offerto non soltanto ai malati terminali che non riescono più a recarsi in ospedale, ma anche a coloro che sono costretti a vivere con dei disturbi che causano dolore cronico - spiega la presidente Maria Grazia Nava - I pazienti possono usufruire del servizio medico, ma anche del sostegno di psicologi e specialisti che aiutano anche i familiari a vivere nel miglior modo possibile una situazione difficile come quella della malattia».
Sono 180 i volontari sul territorio
Oggi «Vivere aiutando a vivere» può contare sull'aiuto di ben 180 volontari in tutto il territorio, tra cui diversi uomini che si occupano del trasporto dei presidi per i pazienti:
«In questi giorni festeggiamo simbolicamente un traguardo che onestamente non pensavamo di raggiungere quando abbiamo cominciato - aggiunge la presidente - All’inizio eravamo in pochi e non è stato facile perché il termine “cure palliative” faceva paura, in quanto associato all’ultima fase della vita. Adesso invece c’è più consapevolezza dell’importanza di questo servizio che ha come unico obiettivo quello di offrire sollievo al malato e alla sua famiglia. Anche noi siamo cresciuti, sia in termini di numeri che di competenze: abbiamo sempre creduto in quello che facevamo e facciamo ogni giorno. Abbiamo ricevuto tanto aiuto in questi anni e con le nostre attività cerchiamo di restituire questo supporto a chi ne ha bisogno».
Tante piccole gocce nel mare della solidarietà, insomma. E per ogni compleanno che si rispetti c’è anche un desiderio da esprimere, nella speranza che si tramuti in un bel regalo: «Siamo alla ricerca di un magazzino nella zona tra Usmate Velate e Carnate per lo stoccaggio dei materiali, perché quello che utilizziamo oggi non è più sufficiente Le richieste sono in continuo aumento e questo è un segno importante. Chiunque possa darci una mano in tal senso è ben accetto. Intanto colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che in questi trent’anni ci hanno sostenuto con convinzione. E grazie a tutti i volontari, di ieri e di oggi, che in questa realtà hanno sempre creduto dal primo momento».