Tribunale

Morte di Flavio Bani, tre condanne e una assoluzione

L'operaio di Ghisalba morì a seguito di un incidente nel cantiere per la costruzione dell’Istituto Auxologico di Meda nel 2019

Morte di Flavio Bani, tre condanne e una assoluzione
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Tre condanne e un’assoluzione per la morte di Flavio Bani, operaio di Ghisalba (Bergamo) cinquantenne morto nel cantiere per la costruzione dell’Istituto Auxologico di Meda nel 2019, dopo una caduta da un'altezza di circa quattro metri.

Morte di Flavio Bani, tre condanne e una assoluzione

Il giudice Guglielmo Gussoni ha condannato per omicidio colposo alla pena di un anno e mezzo ciascuno con la sospensione condizionale tre imputati: Mauro Bellini, imprenditore come Oscar Uggeri e Massimo Villa, direttore tecnico del cantiere.

Assolto Giuseppe Chiarandà, amministratore della società affidataria dei lavori per il cantiere (opera concessa in subappalto)

Al processo si sono costituiti parte civile la moglie cinquantacinquenne, e i due figli di 26 e 18 anni che hanno ottenuto il diritto a un risarcimento di 150mila euro ciascuno.

Secondo l’accusa, a carico degli imputati c’erano profili di responsabilità penale, per imperizia e negligenza, oltre che per la violazione della normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro in relazione alla circostanza di «non avere adeguatamente assicurato o trattenuto la scala utilizzata dal lavoratore, non adottando tutte le precauzioni necessarie per garantirne la stabilità».

Non solo, viene contestato loro di «non avere attuato quanto disposto dal Piano di sicurezza e coordinamento in materia di rischio di caduta dall’alto», che avrebbe previsto, per quell’intervento, «l’utilizzo di un trabattello».

Il fatto risale a febbraio 2019: trasportato in elicottero al Niguarda di Milano, il lavoratore, residente a Ghisalba, in provincia di Bergamo, era deceduto per la gravità dei traumi riportati. L’uomo era impegnato nel cantiere per la costruzione dell’Istituto Auxologico di Meda, per conto di una ditta del milanese, ed era precipitato mentre si trovava su una scala: doveva effettuare lavori sulla copertura dell’edificio.

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