Il centro "La Vite" piange Lella, storica volontaria dal cuore d'oro
Si è spenta ieri, martedì 13 maggio, Bambina Pizzagalli, conosciuta però da tutti come "Lella". La donna aveva 86 anni e abitava a Peregallo di Lesmo. Le esequie verranno celebrate domani, giovedì 15 maggio, nella parrocchia dell'Annunciazione di Peregallo

Il centro socio-educativo "La Vite" di Arcore dice addio ad una delle storiche volontarie che grazie alla sua disponibilità ha saputo scrivere pagine importanti del sodalizio arcorese.
Si è spenta ieri, martedì 13 maggio, Bambina Pizzagalli, conosciuta però da tutti come "Lella". La donna aveva 86 anni e abitava a Peregallo di Lesmo. Le esequie della donna verranno celebrate domani, giovedì 15 maggio, alle 14.30, nella parrocchia dell'Annunciazione di Peregallo.
Era una colonna de "La Vite"
Lella, così come la chiavano tutti al centro di via Roma (che, ricordiamo, fa parte delle attività gestite dalla cooperativa Piramide Servizi), iniziò la sua attività di volontaria nel centro oltre una trentina di anni fa. Era un jolly tutto fare che non si tirava mai indietro quando c'era bisogno. Una colonna che rimarrà nella mente e nei cuori dei tanti ospiti che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
"Mia zia ha lavorato come operaia prima in una azienda tessile e, successivamente, a Sovico in un'azienda chimica - ha spiegato il nipote Daniele Pizzagalli - Quando raggiunse la pensione trovò la possibilità di fare volontariato con il centro La Vite e, contemporaneamente, si dedicava ad accudire i nipoti, come se fosse una nonna".
Il ricordo toccante di Zaria Caniato
Dolcissime le parole di affetto e ricordo che le ha dedicato Zaira Caniato, una delle responsabili del centro.
"La prima volta ti ho vista lì, seduta al tavolo da lavoro in cooperativa, e mentre mettevi le molle ai freni, tiravi giù madonne e santi - ha scritto Caniato sui Social - Poi sei rimasta sempre lì in quella che sarebbe diventata la tua casa, come per molti volontari come te. Ci vediamo domani? Ah io ci sono sempre non ho niente da fare. E mi pagano pure bene. Bambina no.. Lella, i ragazzi ti hanno battezzata così, perché Bambina non è un nome per loro, meglio Lella più facile da dire, più facile da chiamare. Con un idioma solo tuo che è diventato di uso comune al centro, un modo di essere e non prenderci troppo sul serio. "Te si proprio un trafoeu", "Dammi questi strafanti", "Sei bravo come una nidiada de ratt...". Forte come una di noi ma con 30 anni di più. Indipendente, fiera e come un uomo ti arrangiavi ad aggiustare tapparelle, box , caldaie. Diretta, sferzante, concreta. Donna d'acciaio col cuore di un panda che ha trasformato il dolore del restare sola troppo presto in servizio quotidiano. Infaticabile, madre di mille nipoti, figli e figlie. Hai sollevato pesi, stirato per mezza Brianza, nuotato in piscina, camminato, portato in palestra, spinto carrozzine, cambiato, lavato telefonato, festeggiato,scherzato e consolato.. tutti questi tuoi figli che oggi ti pensano e sorridono. Cara Lella, ci siamo salutate quando ti sei addormentata e mi hai detto: "Non si muore se hai altro da fare".
Era un vulcano
Lella, dicevamo, era un vulcano. E con gli ospiti di sapeva davvero fare come ha confermato Roberto Vipadi.
"Lella è andata in pensione giovane e, purtroppo, aveva perso il marito tanti anni fa - ha sottolineato Vipadi - Lei ha trovato in noi una seconda famiglia e per noi era veramente una risorsa importante. Praticamente avevamo una operatrice gratis. Era presente al centro tutti i giorni fino a quando le forze glielo hanno permesso. Lella era diretta, se ti doveva dire qualcosa lo faceva senza problemi. Ma amava davvero questo tipo di volontariato. Ci mancherà davvero tanto perchè, come si dice nel mondo del calcio, era una volontaria che non tirava mai indietro la gamba".