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Addio al tenore Luis Alva, cittadino benemerito

Barlassinese d'azione dopo il matrimonio con Anna Maria Zanetti, era stato premiato nel 2015.

Addio al tenore Luis Alva, cittadino benemerito
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Si è spento oggi, venerdì 15 maggio 2025, un monumento della musica lirica mondiale che aveva scelto Barlassina come sua casa e ne era diventato cittadino benemerito. Si tratta di Luis Alva, il celeberrimo tenore peruviano, fra le voci più amate e celebrate del secondo Dopoguerra.

Addio al tenore Luis Alva

Nato a Lima, in Perù, nel 1927, dopo gli esordi nel suo Paese d’origine nel 1953 sbarca alla Scala di Milano come studente e debutta nel teatro milanese 1956 nei panni di Alfredo ne "La traviata" di
Giuseppe Verdi. Tenore leggero, dalla voce chiara, tecnica ed espressiva senza mai eccedere nell’interpretazione, Alva è stato uno dei più migliori interpreti dell’opera: dal "Don Giovanni" di Mozart al "Barbiere di Siviglia" di Rossini, passando per Donizzetti, Haydn e Verdi ed è ancora oggi uno dei cantanti con il maggior numero di presenze alla Scala.

Il cantante con il maggior numero di presenze alla Scala

E' infatti salito sul palco del grande teatro lirico per ben 330 volte, risultando così il cantante più presente dal Dopoguerra ad oggi in decine di ruoli diversi, ma sempre molto apprezzati dal pubblico e vanta anche più di cento presenze al Metropolitan Opera di New York, dove esordì nel 1964. Indimenticabili poi anche i suoi duetti con le più grandi cantanti della storia della musica lirica, a partire da Maria Callas.

Barlassinese d'azione, nel 2015 aveva ricevuto la benemerenza civica

Ma è stato anche un barlassinese d’adozione, specialmente dopo il matrimonio con Anna Maria Zanetti, e ha vissuto in paese fino ai suoi ultimi giorni. Nel 2015 era stato anche insignito della benemerenza civica dall'allora sindaco Piermario Galli.

Il ritorno per alcuni in Perù

La sua carriera alla Scala si chiuse nel 1982, quando decise di insegnare canto a Lima e tornò per alcuni anni nel suo Paese, ma già nel 1989 era di nuovo presente stabilmente come maestro alla scuola della Scala. Sempre elegante e raffinato in ogni personaggio da lui portato in scena, specialmente quelli dell’opera settecentesca che apprezzava maggiormente, ha inciso anche diversi dischi con le sue migliori interpretazioni, oltre ad essere stato protagonista sia di registrazioni dal vivo che di film tratti dalle migliori opere, fra cui "Il turco in Italia" di Franco Zeffirelli. Rimane ancora oggi fra i migliori interpreti di Rossini e Mozart del ventesimo secolo.

L'impegno di Luis Alva verso i giovani

Dopo il suo ritiro dalle scene il suo impegno è andato verso i giovani, che aiutava ad emergere con il concorso da lui creato «Premio Luigi Alva», e negli ultimi anni si sono moltiplicati i premi ricevuti per la sua straordinaria carriera, fra cui un premio al merito del Ministero della Cultura del Perù.

IN FOTO IL MOMENTO DELLA CONSEGNA DELLA BENEMERENZA CIVICA NEL 2015: LUIS ALVA A FIANCO DELL'EX SINDACO PIERMARIO GALLI

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