Residenti arrabbiati

I cittadini di Cà e Cà Bianca in "preghiera" sul sagrato della chiesetta: "Il sindaco Bono ci ascolti"

Sabato pomeriggio una quarantina di residenti delle due frazioni si sono ritrovati in via 24 Maggio, ad Arcore, sul sagrato della chiesetta per fare il punto sulle criticità che vive la frazione quotidianamente

I cittadini di Cà e Cà Bianca in "preghiera" sul sagrato della chiesetta: "Il sindaco Bono ci ascolti"
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Da anni chiedono interventi urgenti in frazione per migliorare la qualità della vita de La Cà e Cà Bianca (quartieri  di Arcore) ma si sentono inascoltati e presi in giro dall’Amministrazione comunale. A tal punto che sabato pomeriggio un quarantina di residenti si sono ritrovati davanti alla chiesetta di San Giuseppe, simbolo della frazione, per sperare in un intervento divino o che, comunque, qualcuno possa ascoltarli da Largo Vela.

Ironia a parte non era un incontro di preghiera (niente Ave Marie o Rosari, anche se siamo nel mese di maggio, notoriamente dedicato alla Madonna) ma, piuttosto, un resoconto delle criticità che vivono quotidianamente le due frazioni incastrate tra Villasanta e Lesmo, lungo la sponda del fiume Lambro.

 

Cittadini riuniti in assemblea pubblica

E’ questo il leit motiv che ha guidato l’assemblea pubblica organizzata dai membri del comitato di quartiere de La Cà e Cà Bianca. Una riunione, guidata da Simone Sgura e Arnaldo Brioschi, alla quale hanno partecipato una quarantina di residenti (tra loro anche i consiglieri comunali Michele Calloni del Pd e Nuccia Corsaro per Fratelli d’Italia) che ora chiederanno un incontro al sindaco Maurizio Bono per ribadire l’urgenza di alcune opere.

"Da quasi due anni non abbiamo più una sede"

"E’ già emblematico il fatto che siamo stati costretti ad organizzare questa riunione sul sagrato della chiesetta della nostra frazione poichè, come tutti sapranno, non abbiamo più una sede dall’agosto del 2023, cioè da quando venne dicharata inagibile l'ex scuola elementare di via 24 Maggio - ha esordito Sgura - Quando ci siamo insediati avevamo preparato una corposa relazione, lunga oltre 30 pagine, che abbiamo protocollato nel 2022. Ad oggi nessuna delle opere che abbiamo suggerito è stata realizzata. Anzi. Per esempio nessuno si è degnato di avvisarci dell’inizio dei lavori di Brianzacque lungo via Monte Cervino. Non sappiamo più cosa fare per farci ascoltare. La soluzione sarebbe quella di dare le dimissioni ma non sarebbe una cosa giusta nei confronti dei residenti della frazione".

In via Mazzini sfrecciano le auto a tutta velocità

Tanti i temi toccati durante l’assemblea. La sicurezza sulle strade della frazione l’ha fatta da padrone.

"Abbiamo chiesto la realizzazione di  attraversamenti pedonali protetti in via Mazzini, Monte Cervino 24 Maggio dove le auto sfrecciano a tutta velocità e a tutte le ore del giorno - ha sottolineato Sgura - Invece, per l’incrocio tra via 24 Maggio e Monte Cervino, chiediamo l’installazione di un attraversamento pedonale protetto e di un semaforo ad attivazione con superamento del limite di 50km/h".

La ciclopedonale lungo via Resegone

L’altra grande criticità riguarda, invece, la realizzazione della ciclo pedonale lungo via Resegone che potrebbe così collegare la strada provinciale con la frazione Cà Bianca.

"Via Resegone è la principale via di collegamento tra la frazione Cà Bianca ed il centro paese. È inoltre molto frequentata dai cittadini del centro che si dirigono alla stazione dei treni Buttafava e nel parco di Monza. Non avendo un bordo strada percorribile è pericolosa sia per i pedoni che per le biciclette - ha continuato Sgura - Vorremo sottoporre due possibili scenari di attuazione: adibire a pista ciclo pedonale la strada sterrata “Cà Bianca” o creare un tratto di pista ciclopedonale parallela a via Resegone".

Manca l'illuinazione pubblica lungo via Monte Cervino

Particolarmente caro anche il tema riguardante l’illuminazione pubblica.

"Allo stato attuale manca l’illuminazione in via Resegone e lungo la strada e la ciclopedonale in via Monte Cervino - ha continuato Sgura - Soprattutto quest’ultima è poco fruibile e pericolosa di notte. Manca anche la segnaletica stradale in via Molino Sesto Giovine e chiediamo l’installazione di telecamere per la sicurezza ai varchi del territorio, soprattutto alla stazione dei treni di Buttafava. Chiediamo anche più manutenzione per il parcheggio dello stadio comunale di via Monte Rosa e l’abbattimento di barriere architettoniche lungo il marciapiede di via Mazzini, dove insistono ancora i pali di cemento per l’illuminazione pubblica, spesso installati al centro del marciapiede".

Ora i residenti attendono l’incontro con il sindaco per esporre tutte le problematiche della frazione.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 11.47: Il sindaco Bono e il presidente del Comitato di quartiere Simone Sgura hanno trovato l'accordo sulla data dell'assemblea pubblica, programmata per il prossimo 7 giugno, alle ore 15, nella Sala del Camino del municipio arcorese.

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