Rissa con il coltello nell’appartamento adibito a Centro di accoglienza
Da tempo i residenti della palazzina di via Udine segnalano problemi a causa del gruppo di stranieri ospiti del Cas

Aggressione con un coltello, tra due profughi, all'interno di un appartamento adibito come Centro di accoglienza straordinaria in via Udine a Paina di Giussano. Da tempo i residenti della palazzina si lamentano per i continui problemi causati dagli stranieri accolti nell'alloggio gestito da una onlus di Milano.
Una situazione esasperata, da tempo
Da tempo i residenti si lamentavano per i continui problemi causati dal gruppo di profughi residenti nell'appartamento e mercoledì 14 maggio, in mattinata, la situazione si è esasperata tanto da finire nel sangue. Un nordafricano ha infatti accoltellato un connazionale, per fortuna procurando solo delle lievi ferite, ma comunque da richiedere un ricovero in ospedale in codice verde.
Nell'appartamento è stato creato un CAS
I carabinieri sono arrivati a Paina in via Udine, dove si trova un complesso residenziale, all'interno del quale dal 2017 c'è anche un'abitazione adibita a CAS, ovvero un centro di accoglienza straordinaria - strutture previste dal governo, regolate dalle Prefetture e dati in gestione a enti pubblici o privati, come le cooperative sociali, per le persone straniere che arrivano nel nostro Paese senza permesso di soggiorno.
Il centro ospiterebbe una ventina di stranieri
Il centro presente a Paina, da quanto risulta, è gestito da una onlus che ha sede a Milano. All'interno dell'alloggio risultano 12 persone residenti, ma da quanto sembrerebbe secondo alcune testimonianze degli stessi condomini, altri profughi a rotazione, sarebbero ospitati nell'appartamento. Circa una ventina di immigrati di diverse nazionalità abiterebbero confinati nel quadrilocale.
Le segnalazioni e lamentele dei condomini
Le famiglie giussanesi che vivono nell'immobile in più occasioni hanno chiamato i carabinieri per segnalare schiamazzi a qualsiasi ora, continui litigi, l'utilizzo di spazi comuni per la preghiera. Una situazione che negli anni è diventata pesante e insostenibile per gli altri condomini. I residenti esasperati si sono rivolti anche al Comune, per chiedere aiuto e possibili soluzioni.
Tensioni ripetute, anche tra gli stessi profughi, che sono arrivate al culmine con l'aggressione e il ferimento di uno di loro, l’altra mattina. Gli stessi ospiti nell'appartamento, spaventati per quanto stava succedendo e preoccupati dalla furia dell'aggressore, che era totalmente fuori controllo, avrebbero avvisato i carabinieri. Ma a chiamare le forze dell'ordine anche gli altri residenti del palazzo.
In via Udine oltre alle due pattuglie della caserma di Giussano e all'ambulanza, sono arrivati anche gli agenti della Polizia locale di Giussano. Una situazione "esplosiva" che rischia di mettere a rischio la vita degli immigrati, ma anche la tranquillità delle famiglie che vivono accanto.