In tribunale

“Galimberti auto”, il 24 settembre si va a processo: debiti per oltre 1,7 milioni di euro

Ammessi alla procedura di liquidazione giudiziale 61 creditori, tra cui pure il Comune di Verano

“Galimberti auto”, il 24 settembre si va a processo: debiti per oltre 1,7 milioni di euro

Il 24 settembre si aprirà il processo per il titolare della concessionaria “Galimberti auto” di Verano;  61 i creditori ammessi, per un totale debitorio di oltre 1,7 milioni di euro.

I creditori ammessi

Ci sono banche, finanziarie, l’ Inps, l’Inail, l’Ufficio delle Entrate, il Comune di Verano, aziende e fornitori, oltre a tutti gli acquirenti di auto che hanno pagato senza mai ricevere le vetture.
Sono 61 i creditori ammessi dal tribunale di Monza alla liquidazione giudiziale di «Galimberti auto», concessionaria gestita fino a pochi mesi fa da Pietro Raele.

Dipendenti, clienti, banche,  fornitori e persino il Comune di Verano

Nel lungo elenco dei creditori ci sono 27 clienti del rivenditore di auto che hanno versato acconti per l’auto nuova, in alcuni casi addirittura pagata interamente, ma che non hanno mai avuto il piacere di guidarle quelle auto. Ci sono poi i dipendenti a quali non sono stati versati i contributi previdenziali e neppure quelli per i danni conseguenti ad infortunio, nè per i danni per effetti del licenziamento.
Tra questi dipendenti nell’elenco dei creditori compare pure una familiare di Raele. Vanta un credito di oltre 22.000 euro. E poi ci sono società di consulenza, associazioni di categoria, tipo l’Apa Confartigianato per il mancato pagamento della quota associativa del 2023, 2024 e 2025; il locatore dell’immobile di via Barzaghi al quale spetterebbero più di 46mila euro (Raele aveva ricevuto una convalida di sfratto per morosità ad aprile) e poi American Express per l’utilizzo di carta di credito business per 12.000 euro, e ancora il Comune di Verano, per il mancato versamento della Tari 2021, 2022, 2023 e 2024. Tra i creditori anche la concessionaria Messa spa, che vanta una somma complessiva di poco meno di 100.000 euro per fatture relative alla vendita di auto e riparazione vetture non saldate. Ma ci sono anche società alle quali non sono state versate le fatture per le pratiche auto dei veicoli vendute.E poi ci sono le banche, la Popolare di Sondrio per 183.000 euro e la banca Aidexa per oltre 265mila euro e le finanziarie per 265mila euro.

Debiti per oltre 1,7milioni di euro

Somme su somme che il curatore fallimentare, Giuseppe Nicosia, ha calcolato per un totale debitorio di oltre 1, 7 milioni di euro, precisamente 1.739.464 euro. Per mesi e mesi Pietro Raele che ha gestito la concessionaria d’auto di via Barzaghi, si è giustificato con clienti e fornitori promettendo che avrebbe saldato tutto appena possibile, ma in pochissimi sono riusciti a recuperare parte dei loro soldi. Tutti gli altri, dopo aver denunciato e aver dato mandato ai propri avvocati, aspettano ancora di poter recuperare i propri soldi. Si erano rivolti al nostro Giornale e anche a «Striscia la notizia» nella speranza di fare luce sulla vicenda e arrivare ad una svolta.

Si va a processo

Mercoledì 24 settembre si svolgerà il processo e tra i creditori c’è molta attesa.
Il Tribunale ordinario di Monza, il 30 aprile ha infatti pubblicato la comunicazione con la quale si avvia ufficialmente l’apertura del procedimento per la liquidazione giudiziale. Il 24 settembre finalmente si procederà con l’esame dello stato passivo davanti al giudice Patrizia Fantin. Del resto che la situazione economica di Raele non fosse delle migliori era chiaro anche dai bilanci: dall’ultimo dato disponibile, relativo al 2023, risultavano debiti in bilancio per oltre due milioni di euro. C’erano protesti e c’erano già state due piccole vendite all’asta di beni della società.