Alluvione, la testimonianza esclusiva della mamma salvata con l’elicottero insieme al suo bimbo
Michelle Ramirez è salita con Leonardo, 10 mesi, sul tettuccio del mezzo della Protezione civile che si stava riempiendo d'acqua: "Ho temuto di morire".
Meda ·
01/10/2025 alle 07:00
«Quando, sul tettuccio dell’auto, ho visto l’acqua che continuava a salire ho chiamato mia mamma e le ho detto “Da qui non ne usciamo”. Ho temuto per me e per il mio bambino». E’ passato qualche giorno dalla tremenda alluvione che lunedì 22 settembre ha messo in ginocchio Meda, ma dalla voce di Michelle Ramirez, 30 anni, emerge ancora il terrore vissuto insieme al figlio Leonardo, 10 mesi.
“Sono a Meda da un mese, avevo appena finito di sistemare casa ed è stata devastata”
«Mi sono trasferita a Meda da Milano un mese fa, avevo appena finito di sistemare casa in via Luigi Rho e ora tutti gli arredi sono da buttare», spiega la 30enne, che ha già avuto modo di sperimentare la devastazione lasciata dal torrente.
Michelle Ramirez con il piccolo Leonardo, dieci mesi
Era andata a riprendere il bimbo al nido
Lunedì 22 settembre, intorno alle 7.40, aveva da poco accompagnato il figlio all’asilo nido «Briciole di luna», in via Orsi, poi si era recata al lavoro, in un’azienda tessile a Desio.
«Ero arrivata da poco e mi hanno chiamato dal nido per avvisarmi che bisognava andava a prendere i bimbi perché la situazione stava peggiorando – prosegue – Sono tornata indietro e siccome non si poteva passare per via Orsi ho lasciato l’auto in un altro punto».
Al nido c’erano i volontari della Protezione civile a disposizione per accompagnare a casa mamme e bimbi.
Il panico sull’auto della Protezione civile
«Sono salita con Leo su un mezzo, ma quando siamo arrivati tra via Rho e vicolo Rho si è impantanato. I volontari cercavano di tranquillizzarmi, ma quando ho visto che l’acqua ha iniziato a entrare, arrivandomi ai fianchi, mi sono spaventata tantissimo».
E’ quindi salita sul tettuccio e ha stretto a sé il piccolo.
«Ero quasi tentata di affidarlo a qualcuno che dalle finestre delle case attorno stava assistendo alla scena. Le persone sono state carinissime, mi hanno lanciato coperte per scaldarlo».
Finalmente l’arrivo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco
Poi, finalmente, l’arrivo dell’elicottero dei pompieri, che hanno prima tratto in salvo Leo con una culla e poi la mamma, quindi li hanno portati in un luogo sicuro dove sono stati affidati ai soccorritori del 118.
«Eravamo solo infreddoliti, ma stavamo bene – conclude – E’ stata un’esperienza bruttissima, che non auguro a nessuno».